Elisa Re è stata premiata con la targa per il secondo posto nella categorie “poesia in inglese” al concorso letterario nazionale “La Rocca” nell’incontro finale di sabato pomeriggio nel suggestivo castello di Montecchio Emilia, in provincia di Reggio Emilia.
Un’ulteriore conferma del talento e della sensibilità poetica della giovane maceratese, già collaboratrice di Cronache Junior, che si è aggiudicata un posto sul podio che in 80 si sono contesi nella difficile arte dei versi in lingua inglese, dove Elisa si è fatta notare. Elisa, scrittrice, attrice e violinista 17enne, da settembre frequenterà la 5G liceo classico linguistico “G. Leopardi” di Macerata.
«Nella poesia parlo del dolore, in particolar modo del tentativo di nasconderlo – afferma Elisa – Nei primi sette versi ho cercato di creare l’immagine di un mondo ostile, spaventoso e buio, che rappresenta appunto il dolore. Nei tre versi seguenti si trova la “pioggia dello sguardo spezzato”, che altro non è che il pianto. Per dare forza all’idea dell’opposizione tra ciò che si prova e ciò che si mostra al mondo ho utilizzato due parole, “firefly” lucciola e “waterfall” cascata, formate da parole “opposte”: fire significa fuoco e fly volare, water invece significa acqua e fall cadere. Nell’ultimo verso viene citato il sorriso che talvolta può nascondere un forte dolore.»
A decretare i vincitori è stata la giuria composta da Angela Angolano (scrittrice); Alessia Grasselli (blogger); Emanuela Villa; Jane Dolman (nota traduttrice anche di libri di Vittorio Sgarbi); Elena Simonini e Monica Ardenghi (professoresse Scuola Secondaria di primo grado “J. Zannoni).
Qui di seguito la poesia originale e la traduzione fatta da Elisa per Cronache Junior.
“Far away
and I was running
through
mountains of fears and horrors,
through
forests where nightmares are black trees
through
lakes with the ghosts that I had loved;
dancing in the rain
of my broken
gaze;
I was the firefly
to my own waterfall
and while forgetting the dead hopes,
I smiles.”
“Lontano
e correvo
attraverso
montagne di paure e orrori,
attraverso
foreste dove gli incubi sono alberi scuri,
attraverso
laghi con i fantasmi che avevo amato;
ballando nella pioggia
del mio sguardo
spezzato;
ero la lucciola
della mia stessa cascata *
e mentre dimenticavo
le speranze morte,
ho sorriso.”
*questo verso ha senso poetico solo se letto in lingua inglese
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