Minori scomparsi, bullismo e insidie di internet: incontro all’Istituto “Mestica” di Macerata dove sono stati ospiti della dirigente scolastica, professoressa Teresa Lapiccirella, che ha accolto, con entusiasmo tale iniziativa, il vice questore Patrizia Peroni della divisione anticrimine di Macerata e i colleghi ispettori, Lusiana Marchello e Claudio Tarulli, della sezione di Polizia Postale.
I docenti, le studentesse e gli studenti, della scuola secondaria di secondo grado, unitamente al collaboratore della dirigente Scolastica, Andrea Angeletti, hanno mostrato grande interesse per l’iniziativa al punto da organizzare l’incontro formativo in presenza in pochissimi giorni.
Con le diverse sezioni dell’istituto Mestica, si è parlato di bullismo, di cyberbullismo e di identità digitale, in occasione della giornata internazionale dei minori scomparsi, che si celebra ogni anno il 25 maggio.
La dottoressa Peroni ha sottolineato alcuni passaggi che hanno fatto breccia nelle coscienze di alunne e alunni del comprensivo “E. Mestica”: “Virtuale è reale”, “Le parole hanno conseguenze”,
“Scegli di essere un amico e non uno spettatore”, “scegli di scegliere, scegli di aiutare e supportare chi si trova in difficoltà”, e ha sottolineato quanto sia importante riflettere prima di condividere immagini o pensieri su internet.
La classe 1 A ha poi lavorato in classe con la professoressa Alessandra Dignani sul contenuto dell’incontro ed è nata questa interessante riflessione scritta da loro:
«Il 28 maggio siamo andati nell’Aula Magna dell’Istituto “E. Mestica” di Macerata, in occasione della Giornata internazionale dei bambini scomparsi (che si tiene ogni 25 maggio).
C’erano tre componenti della Questura, tra cui la dottoressa Peroni che ci ha raccontato anche di Denise Pipitone, una bambina scomparsa diciassette anni fa.
La Questura ha elencato diversi motivi per cui un adolescente potrebbe scappare, ma ci ha anche tranquillizzato, dicendo che tutto si può risolvere contattando la Polizia. Spesso le ragioni dell’allontanamento possono essere il bullismo ed il cyberbullismo: si parla di “bullismo” quando una persona prende di mira una o più vittime con gesti e parole, di “cyberbullismo” quando questo avviene con messaggi anonimi attraverso i social. Se un minorenne è in difficoltà perché vittima di un bullo, potrà comporre i numeri come il 112, il 113, il 114 e il 116 000 o scaricare alcune applicazioni come Youpol.
La dottoressa Peroni ci ha esortato a non essere indifferenti, qualora un nostro amico venisse “bullizzato”, ma ad aiutarlo e ad isolare il bullo. Ci ha consigliato inoltre di non fornire i nostri dati personali ad estranei, di non fidarci di persone che non conosciamo, perché potrebbero avere dei profili falsi, e di non pubblicare foto di altre persone senza il loro consenso. Questa lezione è stata molto importante ed interessante. Utile per chiunque si trovi in una situazione di emergenza»