di Francesca Marsili
Si è svegliata questa mattina ancora incredula ed emozionatissima. I suoi occhi brillano di gioia e il suo sorriso puro e sincero – quello di una bambina di otto anni – stenta a contenere tutta la felicità.
Non vedeva l’ora di tornare a casa Anita Bartolomei, la piccola cantante di Belforte del Chienti che ieri si è aggiudicata la vittoria della 63esima edizione dello Zecchino d’Oro. Ora vuole correre dalle sue cugine e dai suoi amici del quartiere per riabbracciarli. Con la sua voce pulita e vellutata Anita ha interpretato il brano “Custodi del mondo”, scritto da Simone Cristicchi e Gabriele Ortenzi, una canzone che vuole essere un messaggio sociale di speranza e di costruzione di un futuro in armonia con la Terra, vincendo lo storico concorso canoro dedicato ai più piccoli. E mentre fa ritorno a casa, in auto con mamma e papà stringendo il suo “Zecchino d’Oro”, le abbiamo chiesto di raccontarci del suo sogno che si è avverato.
Anita, raccontaci della tua esibizione di ieri, cosa ha pensato quando ti hanno detto che eri la vincitrice?
«Ero emozionatissima, mi tremavano le gambe. I miei genitori e mio fratello erano in un’altra stanza del teatro dell’Antoniano di Bologna che guardavano la mia esibizione da uno schermo. Quando mi hanno premiata ho pensato a tutte le persone a cui voglio bene. Poi papà e mamma mi hanno abbracciata e mi hanno detto che sono stata bravissima. Ora un po’ mi dispiace lasciare tutti gli amichetti che ho trovato qui».
Chissà quanti messaggi avrai ricevuto!
«Si tanti, dai miei amici. Il più emozionate dalla mia insegnante di canto Tiziana Muzi che mi ha scritto: “Non ho parole…ma tante lacrime! Grazie Anita! E’ la tua canzone”».
Di cosa parla la canzone “Custodi del mondo”?
«Parla di cose molto belle come salvare il mare e di persone che con il loro mestiere si prendono cura del mondo».
E Simone Cristicchi che ha scritto questa bellissima canzone ti ha chiamata?
«Sì, al telefono mi ha detto: “ sei una bambina speciale, sei stata bravissima, hai saputo interpretare perfettamente il senso della canzone».
C’è un messaggio vuoi mandare a tutti, grandi e piccini?
«Sì, di trattare bene il nostro mondo!!!».
E da grande cosa ti piacerebbe fare?
«La pittrice astratta e la rockstar».
Anita Bartolomei canta da qualche anno, frequenta la Scuola di canto di Urbisaglia sotto la guida dell’insegnante Tiziana Muzi con la quale da poco ha anche iniziato a suonare il pianoforte. Nel 2020 allo stesso concorso era arrivata sino alle semifinali. Ha compiuto otto anni lo scorso 22 maggio e questa vittoria è per lei il regalo di compleanno più bello e inaspettato. «Quando ieri Anita è stata premiata da Carlo Conti tutti i bambini del coro e quelli in gara erano fuori dallo studio ad aspettarla – racconta felice la mamma Marina Migliorelli anche lei ancora incredula ma piena di orgoglio e soddisfazione mentre Anita è seduta al suo fianco e non sta nella pelle per la felicità – e quando il conduttore li ha fatti entrare sono corsi tutti ad abbracciarla. Quando abbiamo ascoltato per la prima volta la canzone canzone che le era stata assegnata abbiamo pensato fosse un brano troppo complesso. Invece Anita ha stupito tutti – aggiunge Marina mentre cerca lo sguardo complice di suo marito e dell’altro figlio – la sua premiazione è stato un momento magnifico. Il papà ieri fissava lo schermo con gli occhi lucidi, è riuscita a farci piangere e suo fratello l’ha abbracciata forte, forte, forte. Siamo stati inondati di affetto e non le troviamo le parole per descrivere questo momento magico».
Entusiasta per la vittoria della piccola cantante maceratese anche l’autore del brano, Simone Cristicchi. « Per prima cosa ho chiamato Anita, le tremava la voce perché non ci eravamo mai conosciuti – ha dichiarato il cantautore – è stata bravissima e ha interpretato perfettamente il senso del brano. Aver vinto la 63esima edizione dello Zecchino d’Oro è una gioia immensa, specialmente aver vinto con una canzone che vuole essere un messaggio di speranza e di costruzione di un futuro in armonia con quella che è la nostra madre terra – aggiunge Cristicchi – Essere custodi del mondo significa prenderci cura l’uno dell’altro ma anche di questo straordinario pianeta e della comunità di cui facciamo parte. Ognuno di noi è un tassello di questo grande mosaico, ha una responsabilità, deve essere custode di questo mondo a partire dai più piccoli perché lasceremo a loro in eredità questo pianeta». Gli fa eco Gabriele Ortenzi, l’altro autore del brano: «Questa canzone è stata scritta a partire da un percorso personale di attenzione al pianeta, che vogliamo sia cura di tutti, grandi e piccoli, per cui siamo davvero contenti che sia arrivata al cuore delle di adulti e bambini. Evidentemente non ci sono argomenti troppo complessi se trovi le parole e la musica giusti». E poco fa Simone Cristicchi ha registrato un video ringraziamento dedicato proprio alla giovanissima Anita.
Anita vince lo Zecchino d’Oro, trionfo maceratese all’Antoniano
Bravissima
Bravissima
Complimenti
Ma quanto sei carina e quanto sei stata brava
Bravissima si vedeva benissimo l’emozione
che bello