lunedì, Novembre 18, 2024

Maestre disegnano sagome di abbracci
e le consegnano casa per casa
«Il nostro legame educativo a distanza»

MONTELUPONE - Lacrime di gioia e piedi scalzi per la sorpresa ricevuta

 

Le maestre Carmela e Jenny con le sagome dei loro abbracci
Le maestre Carmela e Jenny con le sagome dei loro abbracci

di Francesca Marchetti

Quanto è bello abbracciarsi! Da un po’ di tempo però gli abbracci sono diventati un lusso e la voglia di abbracciarsi cresce esponenzialmente. Di certo nessuno di noi ha dimenticato il piacere che un abbraccio può dare.
Lo sanno bene le maestre Carmela De Dato e Jenny Rosini della scuola dell’infanzia del Sacro Cuore a Montelupone che hanno realizzato in cartone le sagome delle loro braccia, prendendo esattamente le misure. Li hanno messi in tante buste e si sono trasformate in speciali postine, portando di casa in casa gli “abbracci delle maestre”.

Carmela de Dato e Jenny Rosini
Carmela de Dato e Jenny Rosini

Le maestre hanno recapitato personalmente delle grandi buste e un rametto di ulivo ai 31 alunni ed alunne percorrendo strade, vicoli, campagne con i loro grandi cesti rossi, raccogliendo sorrisi e, perché no, commozione anche tra chi si trovava lì vicino ad assistere alla speciale consegna.

«La mattina abbiamo mandato un video dove leggevamo “Abbracciami”, la storia di un riccio e una tartaruga che finalmente si incontrano, soffermandoci sulla frase “E fu allora che si abbracciarono. Felici come solo un abbraccio può farti sentire” – racconta la maestra Carmela – dicendo che ci sarebbe stata una sorpresa.

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Mai si sarebbero sognati di trovare le maestre fuori dal cancello di casa con una grande busta tutta per loro. Le reazioni ci hanno riempito il cuore di gioia: chi ci veniva incontro correndo lungo i viali, chi saltava entusiasta, chi era a piedi nudi.

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Nella busta hanno trovato un biglietto di auguri pasquali con la promessa di riabbracciarci presto, e la sagoma in cartone delle nostre braccia, così che ci si possano avvolgere come sarebbe di persona. Pensiamo che sia un bel modo di stare vicino alle nostre bimbe e bimbi nonostante il periodo e i numerosi divieti. Vogliamo portare ottimismo e mostrare che ci sono tante alternative positive per non far sentire soli i più piccoli.»

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«Gli abbracci e il contatto umano sono fondamentali nello sviluppo del bambino, – continua Carmela – così come il poter avere dei giochi in mano e dei compagni con cui relazionarsi. Questa è stata una delle iniziative con cui abbiamo interpretato gli orientamenti pedagogici ministeriali Lead, “Legami educativi a distanza”. In passato ci siamo collegate di sera per leggere una fiaba della buonanotte, coinvolgendo anche fratelli e sorelle. Non solo, spesso anche i cuginetti, riuniti dalle nonne, partecipano alle nostre iniziative. La nostra è diventata una scuola allargata.

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Siamo abituate a trovare idee nuove per poter fare attività con bambine e bambini da quando non abbiamo più una struttura stabile dove riunirci, dopo il terremoto. Stiamo aspettando i lavori di ristrutturazione e abbiamo dei piccoli spazi a nostra disposizione, ma intanto portiamo i piccoli e le piccole al mercato, nei parchi di Montelupone, in giro per il centro storico, così che possano vivere la loro città. Sempre rispettando le regole, abbiamo anche “preso” il Pedibus per andare in “gita” in un campo a raccogliere le olive. Ci divertiamo molto e intanto li educhiamo.»

 

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La tecnica usata per realizzare gli abbracci

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