Il chitarrista Davide Di Luca:
«Il mio stimolo per andare avanti,
iscritto al conservatorio a 32 anni»

Il chitarrista Davide Di Luca:
«Il mio stimolo per andare avanti,
iscritto al conservatorio a 32 anni»

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CHI LAVORA NELLO SPETTACOLO, LAVORA – Quarto appuntamento dedicato a chi lavora nelle categorie di settore ferme da un anno. Giuseppe Rizzo, batterista: «Ho avuto tanto tempo per stare con mia figlia. Un tempo davvero prezioso. Si tratta di voler vedere il “bicchiere mezzo pieno”, in una situazione comunque brutale»

 

L’articolo è frutto di un lavoro di un gruppo di studenti e studentesse del corso Metodi e tecniche di analisi dello sviluppo umano, condotto dalla Prof.ssa Paola Nicolini, che si sta occupando di temi connessi alla Giustizia Riparativa all’interno del percorso magistrale in Scienze filosofiche all’Università di Macerata.

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di Alessandro Maranesi in collaborazione con Maia Barilari, Alessia Ciarrocchi, Valeria De Paola, Ilaria Medei

Per il quarto appuntamento di “Chi lavora nello spettacolo, lavora” vi presenteremo due musicisti: il chitarrista Davide Di Luca e il batterista Giuseppe Rizzo. Sono sulla scena da tantissimi anni, portando avanti svariati progetti musicali. Insieme hanno fatto ballare e divertire con gli Spaghetti a Detroit e i Super Tele; e sempre insieme hanno contribuito ad esaltare i Droptimes, una band che invece proponeva musica propria.
Sono musicisti instancabili e sempre pieni di idee.
Non vedono l’ora che questa pandemia finisca per poter tornare sul palco e intanto ci racconteranno come è stato il loro ultimo anno.

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Davide Di Luca

«Ciao a tutti e a tutte. Sono Davide Di Luca e come mestiere faccio il musicista e l’insegnante di chitarra o almeno lo facevo fino a marzo 2020; come ogni figura professionale in questo settore anche io ho patito le difficoltà legate a questa nuova condizione.
Lo stimolo per andare avanti con pazienza senza perdersi d’animo l’ho trovato nel cercare di studiare ed imparare più cose nuove possibili, mi sono iscritto al conservatorio a 32 anni, e ho cercato e ritrovato quella passione legata allo studio del mio strumento.

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Per il futuro mi auguro che alle figure professionali legate al mondo dello spettacolo e della cultura sia riconosciuta la loro importanza sia a livello sia economico che sociale. L’arte è fondamentale per la ripartenza del nostro Paese.
Ai lettori e alle lettrici di questo articolo consiglio con tutto il cuore di avvicinarsi alla musica e all’arte; nei periodi di difficoltà come quello che stiamo vivendo potrebbe essere un rifugio dove trovare uno spiraglio di serenità.»

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Giuseppe Rizzo

«Cari bambini e care bambine sono Giuseppe Rizzo, sono un musicista e un organizzatore eventi. La mia grande passione è la batteria e suono in diversi gruppi, tra cui gli Spaghetti a Detroit, Radio Ninety e Gassclub. Sono stato anche tra i fondatori del Mayday festival che da dieci anni si tiene a Sant’Elpidio a Mare
Quello appena trascorso è stato un anno di sacrifici, difficile e di riflessione. Difficile in quanto non si è lavorato quasi per niente. Sono abituato a fare decine e decine di concerti e il non poter suonare mi manca molto ma, in compenso, ho avuto tanto tempo per stare con mia figlia. Un tempo davvero prezioso. Si tratta di voler vedere il “bicchiere mezzo pieno”, in una situazione comunque brutale.

Il governo si è trovato a fare scelte molto difficili e impopolari che in parte ho approvato. Mi auguro però, che in futuro possano gestire meglio i ristori da dare a tutti i comparti in difficoltà. È giusto chiudere, in situazione di emergenza, ma non abbandonare.
Per voi mi auguro che questo periodo finisca presto e che possiate tornare a spingervi, ad abbracciarvi, insomma a giocare come dovrebbero fare bambini e bambine della vostra età.»



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