Cosa metteresti nella tua scatola della felicità? Certo non è facile decidere, bisogna pensarci molto molto bene. Devono essere delle cose o dei ricordi o dei sentimenti che quando la riapriremo ci regaleranno momenti felici. Lo hanno fatto i bambini e le bambine dei 3 anni della scuola dell’infanzia “San Giuseppe” di Macerata, i quali, anche a distanza, riescono a manifestare le loro emozioni insieme alla maestra Fiorella ed alle sue storie soprattutto stimolando la loro parte gioiosa. Ognuno di loro ha costruito la scatola della felicità, mettendo all’interno cose che li fanno stare bene e li fa sentire felici. «Il pensiero positivo comincia dalle piccole cose – scrive la scuola – e loro stanno facendo un buon lavoro».
E’ la maestra Fiorella a spiegare che «il periodo difficile che stiamo vivendo di certo non tocca la fantasia dei bambini e, nonostante tutte le brutte notizie che gli girano intorno a loro, riescono a vedere il bello in tutto, rendono migliore anche un semplice arcobaleno o qualsiasi disegno.
Le loro piccole mani si mettono in moto e realizzano qualcosa di straordinario, che pensi a distanza non si possa fare. Invece non ci sono limiti con i bambini perché sono loro che non mettono limite alla loro fantasia. Proprio per questo ho pensato ad un percorso emotivo da fare insieme, con delle semplici storie posso fare capire che anche se incontriamo delle difficoltà le dobbiamo superare per arrivare ad essere felice. È facile motivare un bambino a qualcosa di semplice ma quando ci scontriamo con le difficoltà il gioco diventa più difficile. È questo il senso di ciò che sto facendo a distanza con questi bambini.. portarli a pensare che tutti incontriamo quotidianamente delle difficoltà nel realizzare qualcosa e a volte sbagliare è utile per capire meglio qua l è la strada migliore. E tutto ciò porta loro ad avere consapevolezza».