L’85% di allievi e allieve del liceo scientifico “Galilei” di Macerata ha sentito come un peso il cambio delle abitudini, in particolare la mancanza di contatto fisico, il 67% delle ragazze ha paura di contrarre l’infezione da Covid-19, contro il 40% dei maschi. Ansia, stress ed apatia sono stati presenti, in particolare, nel periodo di non frequentazione della scuola sia nei maschi (circa il 60%) che nelle femmine (circa il 90%). Dal punto di vista più tecnico, solo il 10% degli studenti e delle studentesse ha registrato difficoltà nell’interazione con gli insegnanti in dad. Sono questi, in estrema sintesi gli esiti del questionario dal titolo “Didattica a distanza e Pandemia”, che era stato sottoposto agli studenti il 19 dicembre e che sono stati resi noti nel corso della settimana culturale.
L’atteso appuntamento annuale ha preso il via con un’assemblea online che ha rinnovato la collaborazione tra la scuola, gli Amici del liceo, l’Università di Macerata (Cattedra di Pedagogia e didattica speciale del Dipartimento di Scienze della Formazione e dei Beni culturali e del Turismo, nella persona della dottoressa Catia Giaconi) e l’Ufficio sistemi informativi, statistiche e banche dati del Centro Servizi Informatici di Ateneo (Csia), rappresentato dal dottor Giovanni Gison, che è anche presidente del Consiglio d’istituto del liceo. L’apertura della settimana di approfondimento culturale ha previsto l’intervento di numerosi esperti esterni, chiamati in piattaforma a divulgare alla totalità degli allievi e delle allieve del liceo una sintesi degli esiti del questionario.
L’introduzione dell’assemblea è stata curata dalla dirigente scolastica Roberta Ciampechini, che ha sottolineato la valenza formativa dell’iniziativa volta a studiare la condizione ed il disagio degli studenti in epoca di pandemia. La preside ha ringraziato i liceali per aver affrontato con serietà la compilazione del questionario, in forma anonima, e soprattutto gli esperti esterni, che invece hanno analizzato e tabulato gli esiti delle domande, per commentarli poi in due relazioni, l’una illustrativa e l’altra sintetica (entrambe consultabili nella home page del sito del Liceo). Per descrivere la genesi del lavoro è intervenuto l’ingegner Stefano Perugini che ha ribadito, da parte dell’associazione Amici del liceo (di cui è il presidente), l’importanza della collaborazione e del sostegno alla scuola, soprattutto in un momento di grave difficoltà come quello attuale in cui si continua a passare dalla modalità della didattica a distanza a quella integrata, con gli allievi al 50% presenti in aula ed al 50% collegati online da casa. In seguito il saluto del dottor Massimo Catarini, medico chirurgo, ematologo dell’ospedale provinciale di Macerata e membro degli Amici del liceo, che ha sottolineato l’importanza del rispetto delle regole da parte di ogni studente al fine di prevenire e contenere il contagio da virus.
Infine, il dottor Giovanni Gison ha illustrato, attraverso slides opportunamente predisposte, gli esiti del questionario, di cui si propone una sintesi, in riferimento a tre delle quattro sezioni in cui è stato strutturato (dati di base, dimensione tecnologica e dimensione relazionale):
– numerose le disparità nelle tecnologie di collegamento a disposizione nel territorio provinciale maceratese, a specchio di quelle che possono definirsi le “lacune digitali” di cui soffre l’Italia, per cui la fibra è più disponibile a Macerata città e meno in provincia (la fibra più veloce, quella da 1 GB/s, è usata dai 2/3 dei residenti in città);
– l’adsl, molto meno veloce della fibra, è usata più in provincia che in città (3 utilizzatori su 4);
– gli alunni che sono costretti a ricorrere al collegamento via hotspot (tramite smartphone) risiedono per lo più in provincia (4 su 5);
– gli insegnanti, che soprattutto nel primo lockdown hanno dovuto far fronte alla dad con mezzi propri, non hanno uniformità di linea per il collegamento online;
– circa i 2/3 degli studenti hanno riferito di poter interagire facilmente con i loro docenti in dad. Appena il 10% degli allievi ha lamentato una minore interazione;
– soddisfacente è stato il grado di percezione da parte degli studenti di quanto esposto dall’insegnante in dad.
Una considerazione a parte è necessaria per i dati relativi alla quarta ed ultima sezione, la dimensione comportamentale, per la quale è stato necessario il contributo del dottor Marco Pascarella, psicologo di supporto agli studenti del liceo e presente anche al dibattito seguito all’esposizione, per rispondere ai quesiti dei ragazzi:
– riguardo alle pratiche comportamentali raccomandate dall’Iss in tempo di pandemia, gli studenti hanno reputato il distanziamento come la pratica più disattesa dai loro coetanei (circa per i 2/3), seguito dal negligente utilizzo della mascherina (circa per 1/4);
– l’’85% degli allievi sente come un peso il cambio delle abitudini, in particolare la mancanza di contatto fisico;
– il 67% delle ragazze ha paura di contrarre l’infezione da Covid-19, contro il 40% dei maschi;
Ansia, stress ed apatia sono stati presenti, in particolare, nel periodo di non frequentazione della scuola sia nei maschi (circa il 60%) che nelle femmine (circa il 90%).
La regia dell’assemblea è stata curata anche dai rappresentanti d’istituto Giulia Tomassini, Benedetta Di Donato, Sofia Trezzi e Michele Antonelli, particolarmente interessati e disponibili a coordinare le domande degli studenti, rivolte in particolare allo psicologo. «Si coglie l’occasione per ringraziarli – scrive il Liceo -, unitamente a tutti coloro che hanno dedicato il proprio tempo ed impegno alla realizzazione di quest’indagine, finalizzata al recupero del benessere degli studenti».
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