In occasione del centenario della nascita di Salvo d’Acquisto, in collegamento streaming, ieri le classi IV e V della scuola primaria Salvo D’Acquisto di Camerino hanno partecipato insieme ad altre 27 scuole italiane al convegno/dialogo “Il coraggio di essere liberi: libertà, scelte, contraddizioni e connessioni” nell’ambito del progetto “Mi ricordo: percorsi, visioni ed elaborazioni all’ombra di Torre Perla tra patrimoni ambientali e vicende umane” organizzato nella Sala Consiliare del Comune di Fiumicino cofinanziato dalla regione Lazio. Obiettivo principale, a partire dalla vicenda umana di Salvo D’Acquisto, è stato coniugare i patrimoni ambientali ed umani da parte di tutte le scuole italiane intitolate al vice brigadiere provando a realizzare un lavoro di Ri – significazione della vicenda umana di questo ragazzo poco più che ventenne attraverso le conoscenze dei bambini e delle bambine. «In un luogo segreto nell’isola personale di ognuno di noi, dormono i ricordi». Come per Arturo il ragazzo di Elsa Morante confinato nell’isola di Procida, l’eroe era il padre con cui immaginava di intraprendere viaggi fantastici, così anche noi, come Arturo, ricordiamo le persone più vicine come eroi dei nostri tempi e di nostri luoghi. Le loro gesta, i loro comportamenti, i racconti ascoltati in casa o a scuola proiettano nel nostro immaginario figure eroiche e leggendarie.
A partire dal racconto della vicenda umana di Salvo D’Acquisto, l’eroe che dà nome alla nostra scuola, con l’aiuto delle insegnanti e la collaborazione dei genitori, gli alunni hanno realizzato un contributo personale sotto forma di racconto descrittivo rispondendo ai quesiti: «Chi credi sia l’eroe più grande della tua storia? E perché?». Non è stato tralasciato l’aspetto grafico, alcuni si sono dilettati ad illustrare i propri eroi, altri hanno inviato foto. Mamme, papà, nonni, zii, associazioni, fratelli maggiori, sono diventati gli eroi di oggi tutti accumunati dallo spirito di collaborazione, di condivisione, di aiuto reciproco e di profondo amore verso gli altri. «Un lavoro stimolante – si legge in una nota della scuola – inserito nel più ampio discorso dell’Educazione Civica che ha sempre contraddistinto la scuola anche se con altri nomi e che quest’anno vestirà i panni della disciplina obbligatoria. Volendo trasformare i nostri alunni in cittadini attivi del nostro Paese stiamo sviluppando, all’interno delle comunità classe, una conoscenza, una coscienza più critiche e consapevoli.
Possiamo essere anche noi protagonisti del cambiamento culturale dello spirito dei nostri ragazzi. Promuovere la cittadinanza attiva, partecipativa, rappresentativa, consapevole e solidale come formazione della persona, secondo i principi e i valori della Costituzione italiana, dei Trattati e della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea e le Carte internazionali dei diritti traducendo i principi di cittadinanza, democrazia e legalità in patrimonio culturale dei singoli, in modelli di vita e in comportamenti coerenti».
La scuola, quindi gli insegnanti, sanno come arricchire il bagaglio culturale degli alunni portandoli nella realtà del quotidiano. Facendo vivere in loro il confronto e la partecipazione alla vita di tutti i giorni. È un progetto molto importante ed arduo. Complimenti a tutti coloro che lo hanno messo in atto!