Il festival dell’educazione “Scarabò. Una città per educare”, per il quarto anno consecutivo, ha portato nel centro storico di Macerata colori, divertimento ed allegria. Il 20 e il 21 giugno, l’evento dedicato ai bambini, alle bambine e alle famiglie ha confermato, con ancor più energia, il proprio ruolo da protagonista tra i festival di questo genere, primo in Italia ad integrare varie teorie ed approcci pedagogici e unico in ambito nazionale a creare una fitta rete di collaborazione tra associazioni, professionisti ed istituzioni del territorio. “Scarabò. Una città per educare”, ideato e diretto da Laura Copparoni, presidentessa di “Scarabò” e.t.s. di Macerata, e organizzato con la preziosa collaborazione di Armando Di Monte, vicepresidente dell’associazione, ha proposto eventi educativo-formativi di tipo laboratoriale di diverso genere. Attività di artigianato, lettura, senso-percettive, robotica e storytelling, yoga, inglese, filosofia, musica, educazione ambientale e molto altro. Le vie e le piazze della città sono state animate per fare della città un contesto vivace, divertente ed educativo.
Anche nel periodo di emergenza legata al Coronavirus, l’associazione “Scarabò” non si è mai fermata e con la realizzazione del festival ha voluto offrire a tutti doni di positività e di speranza. Questo è stato l’intento primario di questa speciale edizione del’evento, che con un piano di sicurezza rispettato in ogni suo punto ha contribuito a diffondere l’idea e la concretizzazione della comunità educante, una comunità che cresce insieme e nella quale abitano esempi autentici di cittadinanza attiva e solidale. “Scarabò” crede nella città e soprattutto per primo, come festival dell’educazione in Italia, ha dato testimonianza della possibilità reale di ripartire coinvolgendo bambini, bambine e famiglie.