La scuola non è fatta dalle mura dell’edificio che la ospita. Lo sanno molto bene insegnanti, alunni, alunne e famiglie che compongono la comunità dell’istituto comprensivo “Leopardi” di Sarnano che comprende le scuole di Sarnano, Gualdo, Penna San Giovanni e Monte San Martino e dell’Istituto di Istruzione Superiore “A. Gentili”, che riunisce i licei di Sarnano e San Ginesio. La forte consapevolezza che la scuola può uscire dalle mura ed entrare direttamente nelle case c’era stata dopo il 2016 quando il terremoto aveva lesionato la maggior parte delle scuole dell’entroterra. La presa di coscienza è stata rafforzata dalla quarantena procurata dal Covid-19.
«Scuola e famiglia lontani ma nella stessa direzione attraverso un gioco di squadra per costruire la didattica fuori dalle mura scolastiche». La dirigente Maura Ghezzi fa il punto della situazione sulla Dad (didattica a distanza) che da oggi vedrà protagoniste anche le scuole dell’infanzia..
«La sospensione delle attività didattiche in presenza ha comportato una riorganizzazione della didattica su piattaforme on-line e con materiale didattico multimediale, fruibile on line ed off-line, per stare vicino agli studenti, continuando a promuovere un modello di scuola vicina alle esigenze emotive degli studenti e delle famiglie.Questo è stato possibile grazie ad una Task Force Covid, che ha coinvolto non solo la dirigente e lo staff, ma l’intero corpo docenti per vagliare software, piattaforme e metodologie, la continua collaborazione dei Gruppi Covid e dei Consigli di classe, tutti tenutisi da remoto, ha consolidato la motivazione e lo spirito di squadra della comunità scolastica che svolto un ruolo importante sia dal punto di vista didattico, ma soprattutto dal punto di vista sociale, professionale ed umano
La progettazione di ambienti di apprendimento virtuali realizzata anch’essa da remoto sottolinea l’importanza di adattare la didattica a distanza agli obiettivi fissati nell’Offerta formativa per garantire qualità e continuità didattica.
La partecipazione dei genitori al processo formativo, soprattutto alla scuola primaria e secondaria di primo grado è stata una risorsa importante, che ha realizzato quella interazione scuola-famiglia che è da sempre alla base del patto educativo costruito dalle scuole del nostro territorio, che non si trova per la prima volta ad affrontare una calamità, ma che intorno all’emergenza ha costruito percorsi educativi, sostegno emotivo e supporto a studenti e famiglie, tanto più in questa situazione in cui gli scenari ed i protocolli sono stati ideati giorno dopo giorno sulla base dell’esperienza.
La comunità scolastica si è dimostrata una grande squadra vincente non solo dal punto di vista didattico, ma soprattutto dal punto di vista sociale, professionale ed umano, che agisce con passione ed impegno costante.
Quello che stiamo creando è un cantiere pedagogico, dove tutto è da costruire e sperimentare al fine di migliorare sempre di più le attività a distanza, consapevoli che la scuola deve garantire l’educazione e il diritto allo studio.
La risoluzione dei problemi legati alla connessione sia in termini di tenuta delle reti che di disponibilità di device è una priorità nell’organizzazione progressiva delle lezioni on line, per evitare che si creassero disugualianze nella possibilità di accesso, la distribuzione di device è stata organizzata tenendo conto delle esigenze degli studenti con la concessione in comodato gratuito di device della scuola.
In questo modo la scuola è entrata anche materialmente nelle case dei nostri studenti, per consentire a tutti di raggiungere i propri docenti, sia durante le lezioni che nello svolgimento dei compiti.
La tecnologia ha creato un nuovo modo di interazione docente-alunno, ancor più individualizzato ed efficace, in quanto ha stimolato l’atteggiamento positivo degli studenti verso l’apprendimento oltre che la loro motivazione».
LICEI – Sono partiti fin da subito. «Sono state attivate attività on line e videoconferenze – sottolinea Ghezzi – da parte dell’IIS Gentili e, per l’IC Leopardi, a partire da 1 aprile con attività sincrone pur garantendo quelle asincrone fin dal 9 marzo.
Si sono volute proporre attività e consegne per impegnare gli studenti, stimolando la loro reazione, nella convinzione che il benessere dei bambini e dei ragazzi passa attraverso una capacità di rielaborazione ed adattamento, guidate e supportate da strategie che trasformino la permanenza a casa in un’occasione per svolgere con più tempo e con tranquillità consegne, anche manuali e di ricerca, che stimolino curiosità e attenzione a temi che prima venivano meno esplorati.
La permanenza a casa degli studenti, accompagnati dai familiari e dagli insegnanti, ha permesso loro di condividere un viaggio nei loro sentimenti, guidato in modo continuo ed infaticabile, avendo come obiettivo il proprio benessere.
In quest’ottica i compiti assegnati sono stati un mezzo per tenere occupati gli studenti e distrarli dalle ansie ed insicurezze che la situazione poteva creare.
Questa strategia è stata messa a punto dal corpo docente, che nei vari gradi di istruzione si è confrontato e riorganizzato creando delle task force, le quali hanno elaborato indicazioni e prodotti digitali a disposizione della comunità scolastica.
Ciò per essere vicini nella gestione della quotidianità, non solo in senso virtuale, alle famiglie, che tanto hanno partecipato al processo educativo in questi mesi, non solo accanto ai figli, ma proprio a supporto della scuola, mostrando che la scelta di essere sin da subito presenti negli schermi della loro casa era non solo apprezzata, ma era un momento atteso.
Gli studenti dei licei hanno lavorato sul progetto #iostudiodacasa, sul biglietto di ringraziamento per i medici, stanno realizzando un lavoro su un diario di bordo della quarantena e un prodotto multimediale sulle emozioni che i nostri bellissimi territori evocano nel nostro animo. Gli alunni dell’Istituto comprensivo, dalla scuola dell’Infanzia alla Secondaria di 1°grado stanno contribuendo alla raccolta in un prodotto multimediale delle esperienze positive vissute in questo periodo.
Massimo il coinvolgimento di studenti, insegnanti e famiglie. Persino i momenti di valutazione, organizzati in gruppi con il docente, diventano momento di crescita e di confronto costruttivo, trasformando il concetto stesso di interrogazione orale in una vera e propria interazione formativa con i docenti e con i compagni.
I maturandi stanno fruendo con serenità di questa nuova modalità di preparazione all’esame di Stato, beneficiando dei prodotti multimediali che le piattaforme consentono di condividere e mettere a loro disposizione in modo organico e finalizzato, il cui apprezzamento è evidenziato da interventi contestualizzati degli studenti sia on line che off line. Per gli studenti in uscita dei Licei che hanno l’intento di esercitare in futuro una professione sanitaria sono state organizzate attività di potenziamento on-line per conoscere preventivamente il mondo della sanità e poter affrontare il test d’ingresso».
SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA – Per gli alunni della Scuola Primaria e Secondaria di 1°grado sono stati organizzati degli incontri per il recupero ed il consolidamento nelle ore pomeridiane, da svolgere in piccoli gruppi con i docenti curricolari o quelli dell’organico di potenziato. «Nonostante tutto – spiega la dirigente – siamo stati in grado di garantire lo svolgimento di alcuni progetti già programmati prima dell’emergenza. I ragazzi al pomeriggio, infatti, hanno la possibilità di collegarsi con una madrelingua inglese e svolgere attività laboratoriali, ludiche e fare conversazione, arricchendo la propria competenza linguistica. In momenti come questo, la scuola intende continuare a porsi come punto di riferimento per i ragazzi e per la comunità, veicolando il messaggio che anche nelle difficoltà si possono costruire momenti positivi e significativi».
INFANZIA – A partire da oggi anche i bambini della scuola dell’Infanzia non solo video-registrazioni quotidiane ma potranno “tornare”, anche se virtualmente, a scuola in modo graduale attraverso la videoconferenza con le loro insegnanti. «Sono veramente emozionata e felice del fatto che, dopo la scuola Primaria e la Secondaria, anche la scuola dell’Infanzia possa svolgere questa sperimentazione. Alternare contenuti asincroni e sicroni anche per i più piccoli. Sono stati programmati degli incontri on line con le famiglie con l’intervento di professionisti che affronteranno il tema del distanziamento sociale tra gli adolescenti nella fase 2, al fine di individuare strategie e motivazioni per educare alla nuova realtà oltre lo schermo dei device».
La dirigente sottolinea che anche per la fase 2 l’attenzione alle esigenze degli studenti sarà massima e verrà concretizzata con attività che consolidino l’alleanza nella comunità educante.
Saranno organizzati incontri con professionisti rivolti a docenti e famiglie per la gestione dello stress, per la prevenzione della dipendenza dai social e la prevenzione di cyberbullismo, nella convinzione che il patto educativo vada sostenuto proprio in momenti come quelli che stiamo vivendo, che vanno affrontati coraggio, utilizzando tutti i mezzi a nostra disposizione, per far sentire la scuola vicina ai genitori e studenti e far prevalere i sentimenti, gli affetti, le emozioni positive fondamentali per il benessere psicologico dei ragazzi.