Il musical “Stalking Fatale”, ideato e scritto da Mario Paciaroni, è stato uno spettacolo intenso, pieno di emozioni e nello stesso tempo un messaggio forte che l’ex procuratore della repubblica al Tribunale di Camerino ha voluto lanciare alla platea dell’auditorum Benedetto XIII di circa 400 studenti e studentesse dei licei “Varano”, dell’Istituto Tecnico “Antinori” e dell’Ipsia “Pocognoni”, davanti ad un fenomeno sociale che negli ultimi anni ha assunto dimensioni drammatiche. L’ex magistrato, con lo spettacolo di sabato, ha voluto trasporre lo stalking in un musical, al fine di far conoscere agli alunni e alle alunne, con una rappresentazione scenica appropriata, questa forma di violenza, a volte sconosciuta, di cui si parla poco e spesso anche malamente e che in alcuni casi sfocia nell’uccisione della vittima e nel suicidio dello stalker, finendo drammaticamente in una tragedia nella tragedia.
«L’iniziativa – ha ricordato Francesco Rosati, dirigente scolastico dei licei “Varano” e dell’Istituto Tecnico “Antinori” – si inserisce nell’ambito di un progetto educativo e formativo dei giovani, che vede le scuole superiori di Camerino da tempo impegnate con incontri, dibattiti e spettacoli diretti agli studenti e alle studentesse sulla violenza di genere. Lo spettacolo – ha sottolineato – segue quello sul femminicidio dello scorso anno, sempre al “Benedetto XIII” e dello stesso autore Mario Paciaroni, e rappresenta l’impegno concreto di come la scuola vuole porsi tra i protagonisti istituzionali di riferimento per i giovani sul tema della violenza di genere». Sono intervenuti anche il collaboratore del dirigente dell’Ipsia “Pocognoni”, l’assessora alla cultura Giovanna Sartori e la delegata alle pari opportunità e ricercatrice Unicam Barbara Re. L’ideatore e scrittore del musical, Mario Paciaroni, si è rivolto agli alunni e alle alunne esortandoli a riflettere sul significato della parola “stalking” e sui comportamenti che spesso, a volte inconsapevolmente, assumono i connotati tipici del reato, in cui sempre più giovani incorrono. A tal proposito, ha ricordato il ruolo prezioso della scuola: «Da qui occorre partire per educare i ragazzi e le ragazze al rispetto reciproco» – ha detto e agli studenti e alle studentesse ha ricordato il compito di combattere con le idee e la cultura dell’amore ogni pregiudizio verso l’altro genere, vivendo i sentimenti con equilibrio e rispetto dell’altro.
Sul palco si sono esibiti, con straordinaria bravura, gli alunni e le alunne dell’Istituto Professionale “G. Varnelli” di Cingoli, del liceo artistico “Cantalamessa”, del liceo scientifico “G. Galilei”, del liceo classico-linguistico “G, Leopardi” di Macerata e il docente, per una mattina trombettista, Antonio Sileoni dell’Istituto Comprensivo “E.
Paladini” di Treia. Lo spettacolo è stato condito da scene gradevoli e intervallate da brani musicali che
hanno raccontato la storia di una ragazza, come quella di tante donne, costretta ad interrompere il rapporto con il proprio compagno per le violenze ed aggressioni subite, ma che continua ad essere vittima della paura anche dopo la separazione, ricevendo telefonate, molestie, pedinamenti, messaggi e minacce, fino a quando non
decide di utilizzare gli strumenti che la legge mette a disposizione, ma che spesso sconosciuti, ricorrendo all’autorità giudiziaria. Scene emozionanti e forti, come quelle dell’arresto del ragazzo, della difesa portata avanti con estrema professionalità sul palco dal noto avvocato Vando Scheggia e del processo con le arringhe finali del Pubblico Ministero, il cui ruolo non poteva che essere ricoperto dal procuratore Mario Paciaroni. Tutti questi aspetti sono stati gli ingredienti di una performance che gli studenti e le studentesse hanno apprezzato molto, complimentandosi con gli attori e loro colleghi con molti applausi, che non hanno mai fatto mancare ad ogni cambio di scena. «Il nostro lavoro – ha ricordato Mario Paciaroni – è dedicato a tutte le vittime o potenziali vittime, soprattutto donne, dello stalking, perché non perdano coraggio e reagiscano assumendo comportamenti simili a quelli della protagonista femminile dello spettacolo, il cui unico torto è stato quello di accettare l’ultimo appuntamento, rivelatosi fatale».