Bombe di semi a Recanati:
«Così nutriamo l’ambiente»

Bombe di semi a Recanati:
«Così nutriamo l’ambiente»

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RECANATI – Saranno lanciate in occasione di “M’illumino di meno”. Si tratta della giornata del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili lanciata da Caterpillar e Radio2 nel 2005. L’edizione 2020 torna venerdì 6 marzo ed è dedicata ad aumentare il verde intorno a noi, rendendo più fiorite le nostre città

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Alcuni esempi di fiori da utilizzare per le “bombe di semi”

Hai mai piantato dei semi? E’ una bella sensazione affondare le dita nella terra e poi attendere che spunti una piantina e infine osservarla mentre cresce, sempre più grande e forte. Il comune di Recanati ti invita a preparare addirittura una bomba di semi. Pensa quante piante potrebbe far nascere. Poi le bombe prerate dai bambini e dalle bambine di Recanati saranno lanciate in luoghi appositamente scelti in occasione di “M’illumino di Meno”. E’ la giornata del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili lanciata da Caterpillar e Radio2 nel 2005: l’edizione 2020 torna venerdì 6 marzo ed è dedicata a prenderci cura dell’ambiente e ad aumentare il verde intorno a noi. L’invito della popolare trasmissione è a rendere più fiorite le nostre città: le piante sono uno strumento naturale per ridurre la principale causa dell’aumento dei gas serra nell’atmosfera terrestre, emettono ossigeno, filtrano le sostanze inquinanti e attirano insetti indispensabili per mantenere i delicati equilibri del nostro ambiente, come ad esempio le api. Raccogliendo l’appello che arriva da Caterpillar, il comune di Recanati ha individuato una serie di attività che si svolgeranno in quella giornata e che a breve verranno rese note. 

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In preparazione a quella giornata, invitiamo i bambini, le bambine e le loro famiglie a preparare una “bomba di semi”, seguendo le istruzioni riportate nella locandina: vanno bene semi di piantine aromatiche, come maggiorana, basilico, timo o prezzemolo, che possono trovare spazio adeguato su un balcone o nella piccola aiuola di un giardino. Si possono utilizzare i semi di erba gatta, che aiuta nella digestione i nostri piccoli amici felini, così come semi di trifoglio, pratoline, papaveri, girasole, calendule, borragine e tagete. Bastano pochi “ingredienti”: oltre ai semi, un po’ di terriccio e dell’acqua da impastare tutti insieme, formando delle piccole palle o “bombe di semi”, appunto. Approfittando di queste giornate in cui le lezioni sono sospese, in qualche passeggiata con i nonni o con i familiari, si può anche andare alla ricerca di luoghi abbandonati, come le aree
incolte tra un palazzo e l’altro, di qualche scarpata nei dintorni delle proprie abitazioni o di un’aiuola spartitraffico un po’ trascurata. Sono spazi diversi per forma, dimensione e ruolo nell’ambiente, ma che presi nel loro insieme sono fondamentali per la conservazione della diversità biologica.

Il 6 marzo, poi, si potranno lanciare in questi spazi individuati le “bombe di semi” precedentemente preparate, accompagnati da qualche familiare. Si potrà divenire, con questa azione di giardinaggio, “guardiani dell’imprevedibile”, come ci dice Gilles Clement nel suo libro “Manifesto del terzo paesaggio”, vale a dire quello che vive nelle zone urbane meno coltivate e curate: la nostra azione di “bombardamento di semi” è importante per favorirne la sopravvivenza, per nutrire l’ambiente, ma anche per offrire dosi di sorpresa a ogni eventuale passante o visitatore. Nelle settimane successive si potrà effettuare qualche sopralluogo sul posto, per vedere
cosa sarà successo nel frattempo. Se i semi avranno potuto germinare e fiorire, avremo reso più bello e colorato un luogo della nostra città e offerto un ambiente idoneo a sostenere la bio-diversità.



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