Tanti occhi stupiti e illuminati e orecchie attente durante la prima lezione concerto, organizzata per gli studenti e le studentesse delle prime medie dell’istituto Strampelli di Castelraimondo.
Nei giorni scorsi i giovani delle tre sezioni, accompagnati dagli insegnanti e dalla dirigente scolastica Pierina Spurio, si sono ritrovati tutti insieme e hanno avuto l’occasione di ascoltare dal vivo le melodie prodotte da diversi strumenti musicali, alcuni “classici” e noti e molti altri dai nomi e dai suoni sconosciuti e misteriosi. Le voci narranti della mattinata sono stati alcuni docenti dell’Istituto stesso ed altri nelle scuole del territorio, ma soprattutto esperti musicisti, che hanno trasmesso conoscenza e hanno mostrato e contagiato tutti con la loro passione per la musica. Un approccio professionale ma anche ludico, con un linguaggio adatto e accessibile al pubblico.
Molti i momenti in cui gli studenti e le studentesse hanno posto domande e hanno partecipato con entusiasmo, ad esempio per cercare di capire la melodia o il brano che stavano ascoltando. Le note sono state accompagnate, di volta in volta, dalla presentazione tecnica dello strumento, dalla sua storia e dalla storia della musica che li vede protagonisti: dal blues al rock, dalla musica classica al jazz. Il professor Roberto Bisello ha presentato il mondo delle percussioni esibendosi nello specifico alla batteria, il professor David Padella ha presentato e suonato il contrabbasso ed il basso elettrico, mentre il professor Vincenzo Pierluca ha mostrato come strumenti classici come la viola e il violino possano essere protagonisti anche di generi contemporanei più vicini agli studenti ed ha mostrato anche le “giocose” capacità del silent, la viola elettrica che ha lasciato tutti letteralmente a bocca aperta. Grazie al professor Maurizio Moscatelli hanno avuto modo di vedere ed ascoltare la grande famiglia degli strumenti a fiato, in un viaggio che è partito con il flauto dolce che i ragazzi e le ragazze suonano a scuola, per giungere in terre lontane, ad esempio con il didgeridoo; mentre il professor Francesco Tofani li ha coinvolti tra i tasti e le emozioni che suscita il pianoforte.
Una lezione concerto, ma anche uno spettacolo di suoni, una riunione di musicisti che si sono esibiti senza avere un programma predefinito, tecnicamente una jam session. I musicisti hanno improvvisato alcuni brani di Charlie Parker e altri tratti dalle opere di Antonio Vivaldi, per concludere con un contributo al “Pescatore” di Fabrizio de André, con il supporto corale degli alunni e delle alunne. Un viaggio tra il passato e il presente della cultura musicale, attraverso strumenti provenienti da luoghi lontani, suoni che ricordano la sonorità stessa della natura e altri che guidano i pensieri nel regno della fantasia. Si potrebbe dire che gli studenti e le studentesse hanno avuto la possibilità di viaggiare in tutto il mondo, saltellando tra le note del pentagramma con esperti maestri musicisti a fare da cicerone. Un’esperienza che non vuole restare un unicum, ma vuole diventare una consuetudine negli anni futuri.