La scuola incontra lo sport:
atleti ed atlete si raccontano
ai licei di Camerino

La scuola incontra lo sport:
atleti ed atlete si raccontano
ai licei di Camerino

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L’INCONTRO si è svolto nel polo scolastico provinciale in città. Ad accogliere gli sportivi e le sportive, le classi terze e quarte degli istituti camerti

 

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I giovani talenti dello sport incontrano gli studenti e le studentesse dei licei di Camerino. La squadra maschile under 16 della Lube, l’atleta paraolimpico Manuel Trebbi, la campionessa di ginnastica Erika Buratti e il maratoneta-professore Stefano Baioni sono stati i protagonisti della “Giornata di scuola e di sport” voluta e organizzata da Federico Belardinelli, insegnante dell’istituto tecnico Antinori di Camerino. Con il sostegno di alunni ed alunne entusiasti e l’importante collaborazione dei docenti, la giornata si è svolta nell’aula magna del polo scolastico provinciale. Ragazzi e ragazze delle classi III e IV dei licei camerti hanno ascoltato, condiviso e compreso le storie raccontate dagli sportivi, capaci di suscitare grandi emozioni attraverso i successi e i sacrifici che ogni disciplina richiede, ripercorrendo il proprio percorso e illustrando come lo sport sia stato un motivo di realizzazione di vita. E’ stato più volte sottolineato l’invito a conciliare studio e sport, tanto da considerarli complementari nella formazione di ogni persona. Un’occasione di confronto anche per stimolare i giovani a dedicarsi con cura ai propri talenti, a non lasciarsi sfuggire tante opportunità, anche se richiedono sacrificio, a non perdersi nel tempo, a non disorientarsi di fronte alle tante attrazioni. Ad intervenire, oltre al sindaco Sandro Sborgia, anche il vicesindaco e assessore allo sport Lucia Jajani: «E’ stato un momento bellissimo – sottolinea Jajani, da sempre sensibile a queste tematiche – l’importanza dello sport non è solo nell’attività, ma anche nel rendersi conto di quanto sia fondamentale apprenderne i principi, fondamentali per la vita. Abbiamo invitato i ragazzi a mettersi in gioco, a fare esperienza di sé anche attraverso l’equilibrio del carattere, il sacrificio dell’esercizio, il fascino della conquista».



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