di Elisabetta Pugliese
Hai mai sentito dire che il gatto ha 9 vite? Forse questo modo di dire è legato alle sue inimmaginabili abilità, che gli consentono di resistere anche in situazioni molto complicate o di superare ostacoli che sembrano insormontabili e sopravvivere anche in condizioni estreme. Lo dimostra la storia del gatto civitanovese Rocky, che si è allontanato da casa due mesi fa e proprio in questi giorni è stato rintracciato a Macerata. Per lui neanche un graffio e ha persino la medaglietta ancora attaccata al collare.
«Non abbiamo idea di quando e come abbia fatto ad arrivare in città, non può esserci arrivato a piedi. Da Civitanova la strada è troppa». Sono queste le parole con cui il “quartier generale” della pagina Facebook “Zampamicia” commenta il ritrovamento del gatto Rocky a Macerata. L’animale, adulto, dal pelo bianco e rosso e dagli occhi azzurri, era scomparso il 29 ottobre e da allora se ne erano perse le tracce.
«I suoi padroni ci hanno raccontato che aveva l’abitudine di uscire spesso ed andare sui tetti, per poi rientrare. un giorno non è più tornato, quindi siamo stati contattati per mettere l’annuncio di scomparsa. Poi due giorni fa, un ragazzo che accudisce la colonia felina nel quartiere di Collevario a Macerata, ci ha cercato per dirci che la mattina era arrivato un gatto mai visto prima, di certo non tra i “visitatori” abituali, molto simile a Rocky, visto in foto sulla nostra pagina Facebook. Aveva al collo una targhetta con un numero di telefono. Era spaventato, si era nascosto sotto un cespuglio e soffiava, non lasciandosi avvicinare. Però non era dimagrito, era in salute, di certo era stato nutrito altrove».
I volontari di “Zampamicia” hanno chiesto al ragazzo di attendere qualche giorno, finché l’animale non fosse uscito allo scoperto, in modo da potergli fare delle foto migliori che potessero aiutare a riconoscerlo. Ieri, però, vengono contattati dai proprietari di Rocky, che gli comunicano che il gatto era stato inspiegabilmente ritrovato a Macerata: «Il giovane che l’ha trovato – hanno spiegato – ha sfogliato pazientemente il nostro album di foto “Chi l’ha visto” e si è fatto un’idea della somiglianza. Nel frattempo, l’animale gli si è avvicinato ed ha potuto telefonare al numero scritto sulla sua targhetta».
Così i proprietari, non appena ricevuta la notizia, sono partiti da Civitanova per andarlo a riprendere: Rocky li ha riconosciuti, si rotolava, si stendeva a pancia all’aria, ma era ancora molto spaventato e non si è lasciato prendere: «Vista la reazione dell’animale, abbiamo consigliato ai padroni di aspettare ancora qualche giorno, per farlo abituare, farlo fidare di nuovo con calma e poterlo riprendere con sé senza il rischio che fuggisse di nuovo. Torneranno oggi per vedere come sta e se stavolta si lascerà prendere».
Le ipotesi sul suo arrivo nel capoluogo di provincia sono diverse, che da un’impalcatura possa essere salito su di un mezzo che l’abbia condotto qui, o che qualcuno l’abbia accolto in casa per un periodo, visto che l’animale non si mostrava magro e denutrito, o che comunque possa essere stato in una zona in qui qualcuno l’ha sfamato. È una storia avvolta in un enigma, di cui non si conosce la vera versione. Ciò che è certo, però, è che fortunatamente è stato ritrovato e presto potrà tornare a casa con i suoi padroni.