(Foto Fabio Falcioni)
Hai idea del momento in cui torni a casa e hai aspettato tutto il giorno per stare insieme ai tuoi familiari? Non è perché l’asilo o la scuola o i nonni o la tata ti abbiano trascurato, anzi, sicuramente hai avuto una giornata molto piena. Ma è proprio che ti piace quello stare insieme, che ti ricorda quando ancora non eri venuto o venuta al mondo, con i suoni rassicuranti delle voci e gli odori della vostra pelle. Ti piacerebbe che nel momento in cui la porta chiude il resto del mondo fuori dal vostro spazio privato, trovassi adulti vogliosi di buttarsi sul tappeto con te e fare i matti? Che la tua mamma e il tuo papà giocassero seduti sul tappeto a tirarsi i cuscini o le bucce di un profumato mandarino?
Sarebbe bello che ti invitassero ad ascoltare una musica o a fare con loro un ritmo con i piedi, senza ripetere in continuazione di non sporcarti, di non sudare, di fare le cose per bene, di guardare come fanno loro?
E quando la sera, prima di andare a dormire, arriva l’ora di lavarsi i denti, che diresti se un papà nelle vesti di un drago alato ti trasportasse in bagno o una mamma pronta a fare da locomotiva facesse partire un trenino in direzione del lavandino?
È quello che la professoressa Paola Nicolini, docente di Psicologia dello sviluppo all’Università degli studi di Macerata, ha suggerito alle mamme e ai papà che hanno partecipato all’incontro organizzato da Cronache Maceratesi Junior, patrocinato dal Dipartimento di Studi Umanistici e dal Comune di Macerata.
L’evento è stato ospitato dalla Bottega del Libro di Macerata. C’ero anche io e non credevo alle mie orecchie! Eppure sarebbe molto più facile e sicuramente divertente, se effettivamente noi adulti facessimo quello che la professoressa suggeriva. Ma, chissà perché, sembra che noi adulti abbiamo perso la fantasia che ci aiuterebbe a starti più vicino.
La professoressa Nicolini ha affrontato il tema “Imparo chi sono dal modo in cui parli di me e da come ti comporti con me” e ha spiegato come già nella pancia delle mamme i comportamenti degli adulti producono reazioni e trasformazioni nel bambino o nella bambina che nascerà. Così nei primi anni di vita tutto quello che viene detto o fatto, da tutti gli adulti che sono importanti punti di riferimento, lascia una traccia indelebile che può creare ponti d’oro verso il futuro benessere, ma anche ostacolare una crescita fiduciosa. È così che abbiamo capito l’importanza di un approccio adeguato. A saperlo prima, sicuramente saremmo stati più attenti! Ma la professoressa ci ha rassicurato e, dopo un momento conviviale con l’aperitivo biosostenibile proposto da Tuttincluso, il negozio gestito dall’Anfass a Macerata, siamo usciti con molti buoni propositi.
Comunque c’è un secondo appuntamento, che avrà luogo mercoledì 18 dicembre, sempre dalle 18, al CreaHub in via Gramsci, a Macerata. Il tema è “Capisco bene come posso ottenere quel che mi piace” e riguarderà, nello specifico, le competenze sociali nelle relazioni con l’adulto e tra pari nei primi anni di vita. In questo incontro bambini e bambine avranno l’opportunità di partecipare a un laboratorio di giornalismo con Federica Nardi, dottoranda dell’Unimc e giornalista di Cronache Maceratesi Junior. Inoltre per tutti i più piccoli ci sarà la possibilità di giocare e capire qualcosa sui diritti dell’infanzia, grazie alla presenza di un gruppo di studentesse del corso di laurea in Scienze della formazione primaria.
Fossi in te, suggerirei ai tuoi familiari di partecipare, sia genitori che nonni o zii. E, anche per te, il divertimento è assicurato!