lunedì, Novembre 18, 2024

Lucio, uno scout al Jamboree
«per sbloccare il nuovo mondo»

IL RACCONTO dell'esperienza del 15enne di Monte San Giusto in mezzo al verde dei monti Appalachi al raduno Wsj con i colleghi di tante nazioni

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Lucio Gentili di Monte San Giusto ha partecipato questa estate al World Scout Jamboree in West Virginia. a distanza di qualche mese racconta la sua indimenticabile esperienza.

di Lucio Gentili

Mi chiamo Lucio Gentili e ho 15 anni, sono un esploratore del gruppo scout Agesci Monte San Giusto 1 che mi ha dato l’opportunità di partecipare al 24esimo World Scout Jamboree dal 22 luglio al 2 agosto. Il Jamboree è un raduno mondiale degli scout che si svolge ogni 4 anni in un continente diverso e che quest’anno è stato organizzato dagli scout statunitensi, canadesi e messicani in West Virginia, negli Usa, alla Summit Bechtel Reserve, un’immensa area in mezzo al verde dei monti Appalachi, in grado di ospitare più di 45mila persone. Il Contingente italiano era composto da 1200 persone provenienti da tutte le regioni, ognuna delle quali era rappresentata da un ponte perché il ponte significa unione e lo scoutismo vuole proprio essere un collegamento tra culture diverse. Il nostro gruppo delle Marche, composto da 36 ragazzi e 4 capi ha scelto come simbolo il bellissimo ponte di Fermignano.

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Siamo partiti la notte del 22 luglio e dopo un viaggio di 16 ore siamo arrivati a destinazione al campo, dove le tende ci aspettavano per essere montate sotto la pioggia. Dopo qualche ora di riposo è iniziata la nostra avventura. La cerimonia di apertura si è svolta in una grandissima arena il 23 luglio, ed è stata fantastica. Mentre aspettavamo l’inizio dello spettacolo, noi ragazzi abbiamo avuto i primi contatti. Eravamo una folla colorata e rumorosa ma in modo piacevole, perché le nostre lingue diverse creavano un bel sottofondo. Lo spettacolo è stato emozionante sia per gli effetti speciali che per il messaggio “Unlock new world” cioè sblocca un nuovo mondo, l’invito che ci è stato rivolto perché l’incontro con gli altri era proprio lo scopo dell’esperienza al Jamboree. La nostra giornata tipo era sveglia alle 6 (anticipata alle 5 per chi aveva il turno della spesa), colazione, programmazione della giornata con un momento di catechesi, partecipazione alle attività legate all’avventura e alla natura della riserva come ad es. arrampicata, kayak, mountain bike ecc. che avevano lo scopo di farci incontrare i diversi gruppi scout e di condividere le esperienze. Alle 16 rientravamo al campo e ci preparavamo per la cena e per la serata, con momenti ufficiali o di fuoco, al campo.

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Dopo la Cerimonia di apertura, abbiamo trascorso molte giornate con eventi speciali: la giornata culturale (26 luglio), che ha avuto lo scopo di farci conoscere le culture diverse dalla nostra anche attraverso la degustazione dei cibi. Noi abbiamo preparato una colazione dolce con pane, marmellata e caffè e per pranzo la pasta al pomodoro. A turno, preparavamo i cibi mentre gli altri andavano a fare visita ai “vicini di tenda” provenienti da: Argentina, Taiwan, Canada, Messico, Hong Kong, Gran Bretagna, Marocco, Austria, Giappone. Poi la giornata al Mount Jack (27 luglio) durante la quale abbiamo fatto un percorso naturalistico di alcune ore sino alla cima del monte e poi abbiamo provato dei giochi tradizionali ambientati all’epoca dei pionieri. La cerimonia interreligiosa (28 luglio) con la visita al padiglione delle religioni dove erano presenti testimonianze di tutte le religioni. La Cerimonia di chiusura (1agosto) con un altro spettacolo ricco di effetti speciali che mi ha commosso perché ormai eravamo arrivati alla conclusione dell’evento e delle sue indimenticabili giornate.

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Lucio Gentili

Ricorderò per sempre questi giorni, durante i quali è stato molto facile, più di quello che si pensa, fare amicizia con i miei coetanei perché avevamo tutti lo stesso obiettivo, senza pregiudizi. Ci siamo confrontati, abbiamo parlato delle nostre vite anche attraverso lo scambio dei distintivi e dei fazzolettoni. Ognuno di noi ha adesso a casa un ricordo, un pezzo di qualche paese lontano, un nuovo mondo per me, per noi si è sbloccato. Al ritorno, ho riportato al mio reparto la mia testimonianza condividendo con loro i ricordi, le sensazioni e le emozioni che il Jamboree mi ha regalato. Il Jamboree per noi scout è un evento unico e parteciparvi come ambasciatore della mia comunità è stato un vero onore.

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