di Monia Orazi
C’erano anche i bambini della scuola Betti e Salvo D’Acquisto che per la manifestazione di sabato scorso a Roma, hanno preparato un coloratissimo striscione, per dire che anche loro vogliono rivedere la loro città ricostruita, tornare ad essere quella che era. E’ stato il dirigente scolastico Maurizio Cavallaro a consegnare questa bella sorpresa ai camerti che in pullman sono partiti all’alba per andare a manifestare a Roma sotto la pioggia. «Vogliamo aiutare a ricostruire la città», il pensiero dei piccoli alunni e alunne che già in precedenti occasioni hanno manifestato l’amore che li lega a Camerino. Una volta in occasione della fiaccolata indetta dall’associazione “Io non crollo” nell’ottobre 2018, a cui hanno partecipato con striscioni e disegni e di recente in alcuni concorsi scolastici, come quello legato al ghetto ebraico ed indetto dal circolo Acli, in cui alcune classi hanno disegnato angoli suggestivi del centro storico. Un modo intenso e gioioso di farsi sentire, quello dei bambini, che affidano ai disegni ed ai colori la loro speranza per il futuro. Aveva fatto il giro del web, la lettera di una bambina di nove anni, la piccola Gabriella che nell’ottobre del 2017 aveva scritto alla sua città, Camerino: «Ti ringrazio per le belle risate che abbiamo fatto insieme, ti ringrazio per avermi fatto camminare sulle tue strade e continuerò a camminarci fino alla fine dei miei giorni. Per me sei importantissima e non lascerò che il terremoto ti distrugga un’altra volta. Io ti prometto che se non ci sarai più io ti ricostruirò con le mie mani, e ci saranno anche le mani dei miei amici che non ti lasceranno sola. Starai sempre nel mio cuore».