Un pomeriggio di ricordi e d’emozioni, una pubblicazione che rievoca tempi ormai passati ma che hanno lasciato un segno in generazioni e generazioni di settempedani. La frazione di Pitino ha rivissuto una bella pagina di storia nei giorni scorsi con la presentazione del libro “La mia scuoletta a Pitino” presentato dalla giornalista Paola Ciccioli raccogliendo la testimonianza della maestra Anna Caltagirone Antinori che, oggi 92enne, qualche giorno prima dell’inizio dell’anno scolastico 1951-52 arrivò a Monticole da assegnataria di una pluriclasse.
«Il primo ottobre cominciò l’anno scolastico – ricorda la maestra Anna nel libro che raccoglie anche diverse immagini dell’epoca – Le esperienze dei miei alunni erano circoscritte alla frazione, ai campi e ai monti che la circondavano, il loro mondo era tutto lì. La natura e la quotidianità nelle famiglie erano il libro sempre aperto, che mi offriva lo spunto per la lezione del giorno. Passo dopo passo i bambini progredivano; a gennaio gli alunni di prima cominciavano a leggere e scrivere e potevo dedicarmi più serenamente allo svolgimento dei programmi. Allargando le braccia spiegavo che il mare è un’immensa distesa d’acqua, grande, grande, grande; più di questo non sapevo dire. Un bambino di terza mi chiese: maestra, è più grande del pantano di Francì? Ed io: Di più, di più, di più!». Questi ed altri ricordi, che oggi scaldano i cuori, sono stati raccontati dalla viva voce della maestra Anna che ha stretto in caldi abbracci anche alcuni suoi ex alunni.
«Era una sede scomoda che raggiungevo solo col “cavallo di San Francesco”, cioè a piedi. La corriera mi lasciava sulla strada provinciale, a valle di un monticello chiamato Pitino e dopo circa cinque chilometri in salita arrivavo alla sede scolastica» ricorda scherzosamente l’ex insegnante nel volume che a Pitino ha fermando la storia regalando intense emozioni a chi, tanti anni dopo, ha rivissuto con commozione quelle mattine sui banchi.