Esploratori della memoria:
ricerca di classe
nel polveroso archivio del “Galilei”

Esploratori della memoria:
ricerca di classe
nel polveroso archivio del “Galilei”

0

MACERATA – La classe 4^B del Liceo scientifico sarà premiata il 9 maggio alla Mole Antonelliana di Ancona per il lavoro fatto con il professor Giacchetta

Prof.-F.-Giacchetta

Il professor Giacchetta

La classe 4^B del Liceo scientifico Galilei di Macerata sarà premiata il 9 maggio alla Mole Antonelliana di Ancona. Il suo lavoro di ricerca storica è stato selezionato a seguito della partecipazione al concorso regionale “Esploratori della memoria” a.s. 208/19. Il concorso è finalizzato alla promozione del dialogo trans-generazionale attraverso la conoscenza critica degli eventi storici e la competenza documentale ed interpretativa relative agli eventi della prima e seconda guerra mondiale. Il concorso è bandito annualmente dalla sezione regionale dell’Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi si Guerra (Anmig).
Gli studenti ele studentesse , guidati dal prof Francesco Giacchetta, hanno avuto accesso all’archivio del Liceo, il quale, fondato nel 1923, conserva abbondante ed interessante materiale che attende di essere riscoperto e trasformato in narrazione. «Gli archivi delle scuole di antica fondazione –  afferma il professor Giacchetta –  sono delle miniere che sfuggono alla valorizzazione pur generosa compiuta dalle Sovrintendenze ai beni culturali e dagli Archivi di stato».
Dai documenti d’archivio sono emerse storie personali e di istituto coinvolgenti e relative agli anni scolastici 1938/39 (la vigilia della II Guerra Mondiale) e 1943/44 (il 3 aprile 1944 Macerata subiva un pesante bombardamento). I provvedimenti in difesa della razza, la proibizione dell’uso del ‘lei’, la rendicontazione fatta dal preside della obbligatoria propaganda fascista che i docenti dovevano svolgere, l’acquisto delle maschere antigas e molto altro hanno raccontato meglio di ogni lezione frontale in classe il clima di quegli anni. Il polveroso archivio della scuola è diventato un vero laboratorio di storia dove i ragazzi hanno potuto prendere dimestichezza con il lavoro di catalogazione delle fonti ed ascoltare, tra carte ingiallite, l’eco di voci lontane che, inaspettatamente, li ha raggiunti.



Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.