“Cielo spento” sulla Shoah ma anche ai nostri giorni. Un filo sottile ma resistentissimo collega l’immigrazione, i diritti umani e la loro violazione, le persecuzioni in epoche passate e al giorno d’oggi nel video realizzato dalla 5 A dell’Istituto “Matteo Ricci” di Macerata – indirizzo Liceo Scienze Umane. Lo fa attraverso testate giornalistiche e interviste a studenti, a studentesse e a sopravvissuti.
Anche l’Istituto di Istruzione Superiore “Matteo Ricci” di Macerata, lunedì 28 gennaio, ha riflettuto sull’immane tragedia della Shoah attraverso un particolare momento che ha visto le studentesse e gli studenti commentare attoniti tanta atrocità.
Evitando luoghi comuni o filmati inflazionati, i docenti hanno invitato tutte le classi alla visione di un documentario realizzato con cura e passione dalla 5 A dell’Istituto – indirizzo Liceo Scienze Umane.
Il video ha ricevuto la menzione dalla Regione Marche che lo ha selezionato all’interno della XII edizione del concorso “I giovani ricordano la Shoah” indetto dal Miur, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e in collaborazione con l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.
Elaborato con la metodologia della ricerca-azione e la supervisione delle professoresse Roberta Eugeni e Giulia Compagnucci il lavoro, finalista del concorso, è stato presentato in Consiglio Regionale lo scorso 24 gennaio nella seduta dedicata al “Giorno della memoria”, alla presenza del presidente Antonio Mastrovincenzo, della figlia del rabbino Elio Toaff e del professor Sergio Della Pergola.
Alla classe 5°A e alle docenti coinvolte il plauso di tutto il “Ricci” per aver aiutato l’intera comunità scolastica a ricordare il genocidio che grava sulla coscienza dell’umanità.
Questa la motivazione della menzione: «Il video percorre a ritroso, attraverso le testate giornalistiche, gli eventi storici che hanno caratterizzato, caratterizzano e riattualizzano tematiche della sopraffazione razziale, della discriminazione e della necessità di rispettare i diritti umani.
Vengono molto opportunamente messi in luce, anche in un confronto antitetico e con lo strumento dell’intervista, gli aspetti devastanti delle leggi razziali e le loro ripercussioni nella scuola e nella società».