Una giornata di studi interamente dedicata alla lingua francese. Si è tenuta mercoledì scorso, al Linguistico Leopardi di Macerata. In particolare, come recita il titolo del seminario, “Dalle medie al diploma Esabac per un percorso di continuità”. L’organizzazione ha fatto capo agli insegnanti di Francese del Linguistico maceratese, Sylvie Bartoloni, Rita Morresi, Stéphanie Delaubert e Fabio Macedoni.
Gremita l’aula Confucio, insufficiente, la mattina, per le presenze registrate. La giornata aveva valenza di aggiornamento per gli insegnanti che sono arrivati da tutta la regione (quasi cinquanta fra mattina e pomeriggio). Gli argomenti trattati interessano le medie superiori ed inferiori: un miscuglio bene orchestrato che ha colpito per la densità delle argomentazioni e per la varietà delle proposte. Ha aperto la seduta dei lavori la dirigente Annamaria Marcantonelli che non ha mancato di sottolineare quale sia l’importanza dello studio della lingua francese e quanto importantissimo sia il doppio diploma Esabac, che conseguono gli studenti e le studentesse del linguistico, visto come opportunità da spendere anche nelle università francesi o francofone.
Flavia Trabalzini, del Gruppo Progetti Nazionali della Direzione regionale del Miur, è intervenuta in rappresentanza del Ministero ed ha evidenziato molte opportunità che il diploma Esabac mette a disposizione degli studenti e delle studentesse.
Anne Darmouni, dell’Institut Français, ha presentato nel dettaglio il percorso Esabac; molto interessati gli studenti e le studentesse del secondo anno del Linguistico, presenti tutta la mattinata, i quali, a partire dal terzo, potranno avvalersi di questa possibilità.
Francesca Pagnanelli, Francesco Facciolli, Pino Facciolli e Fabio Macedoni hanno presentato il progetto “TeatroAscuola”, un modo differente e ludico per studiare le lingue, basandosi sulle diverse e ricche esperienze maturate da quattro anni a questa parte. In particolare gli interventi hanno fatto da prologo alla rappresentazione, da parte dei ragazzi e delle ragazze della scuola, della pièce, interamente in lingua francese, Une Fontaine de Fables, accompagnata con la fisarmonica da Maria Emilia Corbelli e già presentata a maggio scorso in occasione della manifestazione Vive la France, con la regia di Francesco Facciolli.
Nel pomeriggio Sylvie Bartoloni e Stéphanie Delaubert hanno fatto da guide per una esercitazione pratica di Delf A2, il livello di riferimento di certificazione linguistica europea che corrisponde alla preparazione che gli studenti e le studentesse dovrebbero avere alla fine della scuola media.
Chiara Ramero, professoressa all’Università di Grenoble e collaboratrice della casa editoriale
Pearson ha intrattenuto gli insegnanti su: L’apprentissage du français à l’heure du numérique (insegnare
il francese al tempo del digitale).
Enzo Nardi, insegnante di lettere del liceo, ha vestito i panni del cantautore e dell’artista presentando un tema molto affascinante: Introduire la littérature avec la chanson (Partire dalla canzone
per arrivare alla letteratura). Belle le sue performance, condivise dai colleghi e toccanti alcune interpretazioni di Leo Ferré, ascoltate via internet.
Ha concluso l’intensa giornata di studio Catherine Matelot, consigliere pedagogico per la casa editrice Hachette, parlando di un modo più coinvolgente per esercitare la lingua: Exploiter les chansons en classe de FLE (Sfruttare le canzoni nella lezione di Francese Lingua Straniera).
«Abbiamo avuto un’adesione massiccia per questa giornata di studio e di aggiornamento – conclude la dirigente Annamaria Marcantonelli – ed è stata anche molto alta l’attenzione dei nostri studenti sull’illustrazione del diploma Esabac. Sono convinta che questo decennale dell’istituzione del doppio diploma abbia già fatto conseguire risultati ottimi; ma sono ancora più convinta che la strada da fare è ancora tanta, soprattutto necessaria; i tempi attuali sempre più richiedono una conoscenza delle lingue approfondita e reale e tutte le
occasioni utili dobbiamo, come scuola, metterle a disposizione dell’utenza».