di Daniela Meschini*
Lui è Ndiaga Dieng, ma tutti, compagni, compagne e professori lo chiamano “Cenga”. Nato in Senegal a Dourbel dove ha vissuto fino al 2012 con la famiglia. Quando era in Senegal, ha frequentato la scuola Francese. Quando non c’era scuola giocava sempre con gli amici a calcio. Non stava mai a casa. Solo di notte perché è anche freddo. Il clima di giorno è costantemente caldo ma per un certo periodo di notte è freddo. Gli chiedo di raccontarci la sua storia.
Quando sei venuto in Italia?
Sono venuto in Italia perché mio padre era qui già da venti anni e per darmi una scuola migliore e un avvenire più bello così nel 2012 mi ha fatto venire in Italia. Appena arrivato, sono stato inserito a scuola nell’istituto comprensivo “Cingolani” di Montecassiano. Non conoscevo la lingua, neanche una parola ma i professori della scuola media e i compagni di classe mi hanno aiutato tantissimo e mi hanno accolto e voluto bene, anche se io all’inizio non riuscivo a comportarmi in modo adeguato perché dovevo abituarmi al nuovo sistema di vita. Quando frequentavo le Medie, giocavo anche a calcio ad Appignano. Poi nel 2015 mi sono iscritto all’Ipsia di Macerata, la scuola che ancora frequento.
E l’atletica?
In secondo superiore ho partecipato alle gare campestri scolastiche ed ho vinto la corsa. Quello che ora è il mio allenatore, Maurizio Iesari, mi ha visto correre e subito mi ha chiesto di andare ad allenarmi con la società Avis di Macerata. Io non volevo fare atletica perché mi piaceva il calcio che praticavo. Ho parlato con mio padre e abbiamo deciso che potevo fare entrambe le cose. Ora però mi alleno tre o quattro volte la settimana così ho lasciato il calcio.
Su quale specialità?
Ho iniziato facendo i 1500 m. e gli 800 m. su pista, poi mentre facevo una gara campestre ad Ancona, mi ha visto un altro coach che si chiama Mauro Ficerai che mi ha chiesto di tesserarmi con l’Anthropos di Civitanova per partecipare alle gare nazionali di Inas.
E per il futuro?
Nel mio futuro vorrei lavorare come elettricista, mentre nello sport voglio diventare un campione nell’atletica.
Quali sono state le tue vittorie più importanti?
Le mie vittorie più importanti sono state: Campione Europeo campestre 3 Km, 2018, Inas Europe Cross Country a Carovigno in Puglia, Campione del mondo 800 metri indoor, Vice campione del mondo nei 1500 m. indoor, junior in Francia a Val du Ruel sempre nel 2018.
Adesso come ti trovi in Italia?
In Italia mi trovo bene, vorrei poter tornare più spesso in Senegal a trovare la nonna e gli zii, i cugini e gli amici.
Che cosa consigli ai ragazzi che vogliono fare atletica?
Ai ragazzi come me che sono interessati all’atletica, dico che per diventare campioni bisogna allenarsi tanto e con tantissimo impegno. Io però voglio ringraziare soprattutto l’Ipsia “Corridoni” della Sede di Macerata e il prof. Marco Campetti che mi ha dato la possibilità di partecipare alla gara che mi ha permesso di iniziare il percorso di atleta.
E adesso cosa hai in programma per il 2019?
Le gare in programma per il 2019 sono il Global Games in Australia, a novembre i Mondiali a Dubai e gli Europei in Turchia. E poi anche essere promosso a scuola.
*Daniela Meschini, insegnante, vice presidente maceratese dell’Associazione nazionale mutilati ed invalidi di guerra