Quindici alunni e alunne della scuola secondaria dell’istituto comprensivo “Giuseppe Lucatelli” di Tolentino in vacanza sulle Dolomiti ospiti di associazioni locali che hanno avviato una iniziativa di solidarietà.
“Una vacanza per Tolentino” è questo il nome del progetto che le dottoresse Daniela Carniel e Micaela Bordignon hanno messo in campo, sostenute dall’associazione Dolomiti Domani, la Squadra Antincendio e la Protezione Civile Ana di Mel, la Protezione volontari Ana di Santa Giustina, l’Ana di Frassenè Agordino, Mel, Santa Giustina, l’A.N.C. di Santa Giustina, le Gemelle 2015, l’Asd Mosquito Dart, l’Associazione giovanile Monte Zimon, la Pro Loco di Trichiana, l’associazione Stelle Alpine, l’associazione Sestieri d’Ampezzo, la G.S. La Piave 2000, il Circolo Auser “Il Sole” di Mel, l’associazione Volontari Ambulanza Vol. A, il Gruppo Nate e i tre comuni di Trichiana, Mel e Santa Giustina, per ospitare nella provincia di Belluno alcuni alunni e alunne della scuola secondaria dell’Istituto Comprensivo “Giuseppe Lucatelli” di Tolentino.
L’iniziativa di solidarietà è nata a seguito del terremoto del 2016 per offrire una vacanza a chi aveva vissuto quei momenti tragici e dolorosi. La Protezione Civile di Feltre, all’indomani degli eventi sismici di ottobre 2016, operò nelle aree colpite nella zona di Macerata e, proprio nel Comune di Tolentino, trovò sistemazione logistica nella palestra e nella mensa della sede centrale dell’Istituto.
Un primo gruppo di alunni e alunne ha già goduto di una vacanza nell’estate del 2017 e quest’anno il progetto è stato riproposto per la seconda volta accogliendo nell’ostello San Isidoro di Nate, località di Trichiana, quindici alunni e alunne di 13 anni dell’Istituto e le loro insegnanti Alessandra Cingolani e Milena Mengoni dal 27 agosto al 2 settembre.
Gli studenti e le studentesse hanno viaggiato con la funivia delle Tofane, preso il sole a tremila metri e giocato con la neve, hanno scoperto la grotta azzurra e il canyon Brent de l’Art, visitato il Castello di Zumelle, il Santuario dei Santi Vittore e Corona, il teatro de la Sena di Feltre, il birrificio più grande d’Italia di Pedavena, hanno ascoltato la storia della vita di montagna al museo etnografico di Seravella, hanno camminato scoprendo la bellezza delle Dolomiti in Val Canzoi e hanno fatto il giro delle malghe tra Mel e Miane, hanno preso in mano gli oggetti dei minatori al museo dell’Istituto Minerario di Agordo, mangiato polenta e pastin, gustato per la prima volta il formaggio tipico alla piastra chiamato schiz, si sono divertiti all’Adventure park di Perarolo di Cadore e hanno apprezzato tutte le altre attività svolte nelle Dolomiti, nelle Prealpi e in Valbelluna scoprendo un territorio ricco di natura e di storia.
In uno dei momenti di condivisione del cibo e di incontro con i volontari, è stato fatto ai ragazzi e alle ragazze un grande augurio cioè quello di non dimenticare quanto ricevuto per fondare il loro futuro facendo circolare la cultura del dare.
Il Sindaco di Trichiana Fiorenza Da Canal ha auspicato un gemellaggio fra le due comunità avvicinate proprio dal terremoto nella speranza che si possa continuare l’esperienza dello stare insieme, della conoscenza e dello scambio.
Nel poster della sala mensa, i ragazzi e le ragazze hanno scritto parole di ringraziamento che hanno rivelato il loro apprezzamento per le giornate vissute intensamente e per le persone incontrate, dall’autista del pullmino a chi preparava la colazione, a coloro che li hanno accompagnati nelle escursioni o si sono messi a disposizione per la visita al monumento o al museo, ai compagni del luogo che hanno conosciuto e che vorrebbero incontrare di nuovo ma anche a tutti coloro che non hanno visto ma erano presenti con i loro gesti, dal negoziante della latteria che ha fornito il latte a chi ha regalato la frutta o a tutti quelli che hanno preparato da mangiare.
«Questa esperienza indimenticabile – scrivono i partecipanti – offerta ai ragazzi e alle ragazze di Tolentino da tanti volontari, privati, associazioni e amministrazioni comunali non vada dispersa ma facciamo in modo che si possa riproporre anche nei prossimi anni nell’incontro tra la gente di Tolentino e del Bellunese attraverso i nostri giovani».