di Francesca Urbani
Quando come d’estate si può stare “bradi” a lungo può essere una buona idea sapere come si osservano gli animali selvatici: tenersi a distanza, avvicinarsi lentamente, non disturbarli e non nutrirli e, soprattutto,  evitare movimenti improvvisi. Per studiare un volatile bisogna munirsi di binocolo, cannocchiale e se lo vedete alzare la testa e guardarvi eppoi abbassarla, lisciarsi le penne, beccare a terra, strofinarsi il becco, cinguettare ripetutamente, fingere di stare male e fare in mondo di distrarvi , allora fermatevi. Naturalmente, poi ed in più, non dovete maneggiare le uova o i piccoli.
Ora avete tutte le informazioni per recarvi alla ciclabile lungo il fiume Potenza la mattina presto o la sera e cercare di avvistare il “Cavaliere di Italia”, himatopus himantopus, esile e longilineo, lungo dai 33 ai 40 centimetri con zampe e becco lunghi e il piumaggio nero nella parte superiore ma con la pancia bianca nei maschi, mentre nelle femmine, le piume delle scapole e della nuca sono marroni. Ama le lagune e le paludi poco profonde con le rive sabbiose e sassose ed è ghiotto di tutto quello che trova lì, dagli insetti fino alla vegetazione e quindi sta in luoghi proprio come alcuni dei tratti Potenza stesso ed è di passaggio dai luoghi dove sverna: le paludi del Mali e del Senegal. Questi eleganti uccelli depongono tra fine aprile e giugno 3 o 4 uova che si schiuderanno dopo circa 26 giorni e dopo appena un mese dalla nascita abbandonano il nido e  se ne vanno.
Sapete cosa fa il cavaliere se un predatore si avvicina ai suoi piccoli ? Finge di essere ferito: di avere un’ala rotta e fa molto rumore, “schiamazza” e il malintenzionato, così, si avvicinerà a lui e non attaccherà il nido. La cosa interessante  è anche  la collaborazione interspecifica che sussiste  tra i cavalieri d’Italia,  le avocette e le sterne che si aiutano per allontanare il pericolo dalla zona di nidificazione. Fate una gita in bicicletta, percorrete la ciclabile presto al mattino così lo vedrete e ammirerete forse anche il suo volo e il suo elegante atterraggio con ampie e spettacolari circonvoluzioni in prossimità del terreno.
Davvero belli ed eleganti i Cavalieri d’Italia, di certo molto più di molti cavalieri recenti e passati.