L’intervista a Osvaldo Messi, sindaco di Appignano, è stata realizzata dalle classi quinte della scuola primaria “Dante Alighieri” di Appignano coordinate dalla maestra Daniela Smorlesi
Come si chiama? Quanti anni ha? Dove abita?
Mi chiamo Osvaldo Messi, ho compiuto 55 anni il 3 febbraio ed abito ad Appignano.
Ha una famiglia?
Sì, sono sposato con Cisella e ho due figli: Leonardo e Sofia.
Che lavoro svolge?
Sono impiegato alla C.N.A. di Appignano, un’associazione che aiuta le imprese artigiane nel loro lavoro.
Qual era il suo sogno da piccolo?
Non avevo un sogno particolare, piuttosto mi sono sempre posto degli obiettivi e con l’impegno e lo studio ho cercato di raggiungerli.
Quali sono le sue passioni?
Sono appassionato di politica e di fotografia. Purtroppo a causa dei numerosi impegni ho dovuto abbandonare la fotografia.
Le piacciono gli animali? Quali?
Mi piacciono soprattutto cani e gatti e in generale tutti gli animali domestici.
Da piccolo aveva una casetta sull’albero?
Non avevo una casetta sull’albero, ma una volta ho cercato di costruirla con degli amici.
Sapeva andare in bici?
Amavo moltissimo la bicicletta e ci giocavo con i miei amici: era il nostro passatempo preferito.
Qual è il suo migliore amico?
Ho molti amici con cui esco il sabato e la domenica. Tra questi ci sono assessori e consiglieri che collaborano con me nell’amministrazione del paese.
Di cosa ha paura?
Ho una gran paura di prendere delle malattie, per cui curo molto l’igiene e mi preoccupo in modo particolare della salute dei miei cittadini, facendo attenzione all’ambiente affinchè sia sempre pulito e sano.
Ha una bella scrittura?
Ho una bella scrittura, ma, se vado di fretta, diciamo che è proprio pessima.
Come andava a scuola?
A scuola me la cavavo, andavo abbastanza bene, anche se avrei potuto fare di meglio.
Quale programma televisivo le piace particolarmente?
Mi piacciono molto i programmi di storia, i documentari e in particolare la trasmissione “Chi l’ha visto?”
Qual è il suo colore preferito?
Il mio colore preferito è il blu.
Qual è il suo cibo preferito?
Amo la pizza e il pesce.
Le piace leggere?
Mi piace leggere, ho tanti libri e mi piace conservarli nella mia biblioteca. Devo confessare che alcuni libri ho iniziato a leggerli, ma non li ho mai terminati.
Parla altre lingue oltre l’italiano e il dialetto?
Non conosco le lingue straniere anche se oggi sono consapevole che sono molto importanti.
Ha un hobby? Quale?
Per mancanza di tempo non pratico uno sport, però spesso faccio lunghe passeggiate.
Quale è stato il suo percorso di studi?
Dopo la scuola elementare e media mi sono iscritto a Ragioneria. Non ho continuato gli studi all’Università, anche se mi sono pentito amaramente.
Perché ha deciso di fare il sindaco?
Non ho deciso io di fare il sindaco, ma sono stato spinto e incoraggiato dai miei amici. Così mi sono presentato alle elezioni comunali e ho vinto.
Quando è stato eletto, si sentiva pronto?
Appena eletto non mi sentivo affatto pronto, pensavo di non essere all’altezza, però con l’impegno e con l’aiuto dei miei collaboratori ho iniziato ad amministrare.
E’ difficile fare il sindaco?
Non è difficile fare il sindaco, però bisogna avere delle predisposizioni e un po’ di esperienza. Il sindaco ha tante responsabilità che deve tenere sempre presenti. Spesso il sabato e la domenica ci sono impegni istituzionali, durante la settimana tante riunioni e molto tempo lo dedico ad ascoltare i cittadini.
Quali progetti ha in mente per il paese?
Un sindaco pensa sempre ad un paese più vivibile, pertanto sono molto attento all’ambiente, alla bonifica dell’amianto presente in diversi edifici del paese, all’illuminazione pubblica e alle tasse. Ritengo importante raggiungere l’equità fiscale tra tutti i cittadini.
Come sindaco cosa ha fatto per noi bambini e bambine?
In questi anni del mio mandato ho messo in piedi moltissime iniziative rivolte ai bambini e ai ragazzi. Ho potenziato i servizi per l’infanzia, la ludoteca e sistemato la vecchia biblioteca che è diventata una bellissima sala lettura con delle postazioni informatiche.
Le piacerebbe essere sindaco di una città importante come Roma, Milano…?
Sarebbe una grande soddisfazione, ma ciò comporterebbe l’assunzione di moltissime responsabilità, la perdita del contatto con le persone e la capacità di tenere tutto sotto controllo.
Quando è stato eletto la prima volta come si è sentito?
Ero molto soddisfatto di aver raggiunto un obiettivo. Mi sono messo in gioco, ho partecipato ad una competizione ed è stato bello vincere.
Sono pesanti le sue giornate?
Le mie giornate sono piene di impegni. Vado al lavoro dalle 9 alle 12. Poi raggiungo il Comune dove rimango fino alle 14.30. Verso le 15.00 faccio pranzo per poi ritornare in ufficio dalle 16 alle 19. Dopo cena spesso esco perché ci sono delle riunioni. Il venerdì è completamente dedicato al comune, perché si riunisce la giunta ed è presente il Segretario comunale. Il Segretario è una figura molto importante in un Comune perché consiglia il sindaco, è un esperto di leggi ed è garante della legalità.
Quali privilegi ha un sindaco?
Il sindaco non ha nessun privilegio. Percepisco un’indennità mensile come Sindaco e rispetto le regole come qualsiasi altro cittadino.
Qual è stata la difficoltà più grande che ha affrontato come sindaco?
Le difficoltà più grandi sono legate sempre all’emergenza perché bisogna eliminare immediatamente ogni forma di pericolo. Certamente la situazione più drammatica è stata quella determinata dal terremoto.
Si sente amato dai cittadini?
Penso di avere un buon rapporto con le persone e sono soddisfatto, perché quando esco e sono in giro per il paese tutti mi parlano e mi salutano.
Come sindaco ha un progetto iniziato, ma che fa fatica a completare?
Mi sono impegnato molto in diversi progetti impedendo ad esempio la realizzazione di una discarica per rifiuti speciali, ovvero tossici, nel nostro territorio; inoltre mi sono preoccupato del progetto I.N.R.C.A. che è giunto dopo molti anni alla fase finale. Attualmente è stata avviata la costruzione di un nuovo teatro comunale che verrà inaugurato entro l’anno.
Bravo Sindaco!!!!!!