Papà e figli salvano
i pesci dei Giardini Diaz

Papà e figli salvano
i pesci dei Giardini Diaz

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MACERATA – Erano finiti nel torrente che dal laghetto porta a una grata, ma qualcuno se n’è accorto in tempo: «Erano in trappola, io amo gli animali e volevo aiutarli»

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«Abbiamo salvato dieci pesci», racconta Osman Ponik, un maceratese che oggi insieme ai sue due figli è intervenuto prontamente per aiutare i pesci dei Giardini Diaz. È inzuppato fino ai gomiti, ancora chino su quella grata dove poco prima sono finiti, uno dopo l’altro, i pesciolini che di solito nuotano tranquilli nel laghetto poco più sopra, uno dei punti più suggestivi del parco.

giardini-diaz-pesci-3-300x225Stamattina, intorno alle 10, Ponik e i suoi due figli si sono accorti che i pesci del laghetto rischiavano di non riuscire più a risalire il ruscello, che dal laghetto porta dritto verso una grata di ferro e poi verso un foro a terra dove l’acqua defluisce. Di solito i pesci non riescono ad arrivare così lontano, ma per qualche motivo erano finiti in questo pasticcio. Così, cestello di plastica alla mano, Ponik e i suoi figli hanno salvato uno per uno i pesci (alcuni piccoli, altri grandi), riportandoli nel laghetto e ripulendo anche la grata dove nel frattempo si era incastrato un po’ di tutto. Tanti i curiosi che si sono avvicinati per dare una mano o per osservare l’insolito salvataggio. «Faccio il muratore – spiega Ponik, mentre finisce di ripulire – tante volte ripulisco nei cantieri, sono abituato. Quando ho visto i pesci intrappolati sono intervenuto, amo gli animali e volevo salvare questi pesci».

(Fe. Nar.)

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