mercoledì, Maggio 15, 2024

L’amore dopo gli “anta”

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La recensione dello spettacolo “L’inquilina del piano di sopra”, messo in scena il 6 febbraio, al teatro don Bosco di Tolentino.  I ragazzi dell’istituto Filelfo che partecipano al progetto “Voci dal Teatro” sono Francesca Mattiacci, Emma Scinti Roger, Edoardo Costantini, Michele Polisano, Chiara Mochi.  

di Chiara Mochi

La commedia dal titolo “L’inquilina del piano di sopra” è  un classico della comicità di Pierre Chesnot, si svolge in un condominio svuotato da una torrida estate parigina degli anni novanta. Unici superstiti in balia del caldo e della solitudine sono gli inquilini Bertrand e la nuova arrivata Sophie. Ritrovatasi sola a festeggiare il quarantesimo compleanno, Sophie è decisa a farla finita, quando l’inaspettata telefonata dell’amica Suzanne le fa cambiare idea fornendole un ultimo pretesto per vivere: trovare un uomo da rendere felice. Così Sophie giura a se stessa di accontentarsi del primo celibe in circolazione. Ed è qui che entra in scena Bertrand, docente universitario più a suo agio tra i libri dell’archivio che non in presenza di esseri umani, soprattutto se donne. Scapolo impenitente, diventa presto la preda perfetta per l’eccentrica Sophie. Il povero condomino tenta invano di salvare la sua amata routine, ma si ritrova sempre invischiato nella sottile rete di corteggiamenti che mette in risalto la sua poca dimestichezza con l’altro sesso. Nonostante tutti gli sforzi di Sophie, Cupido sembra ancora non scoccare le sue frecce, così lei, vinta dall’amara solitudine, si butta dalla finestra del suo appartamento, ma il caso vuole che atterri proprio sul balcone di Bertrand. Dopo una travolgente serie di eventi tragicomici, tutto appare tornato alla normalità nel palazzo, ma i due, uniti dai momenti trascorsi insieme, si scoprono finalmente innamorati.

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I personaggi sono stati interpretati con grande maestria da Gaia De Laurentis (Sophie), Ugo Dighero (Bertrand) e Laura Graziosi (Suzanne), sotto la brillante regia di Stefano Artissunch. Gli attori, perfettamente calati nella parte per tutta la durata dell’esibizione, hanno recitato con incredibile naturalezza un turbinio inesauribile di situazioni esilaranti e sketch comici, mantenendo un ritmo spumeggiante e leggero. Il canovaccio francese è stato qui arricchito da battute tutte nuove e originali che hanno divertito e appassionato il pubblico senza mai sfociare nella banalità del luogo comune. Il tutto è stato incorniciato da una perfetta ambientazione che ha unito il caotico e l’irreale con l’intimità e il calore degli appartamenti parigini, permettendo agli spettatori di entrare a pieno nella vicenda. Lo spettacolo ha riscosso un grande successo e ha ricevuto scroscianti applausi dal pubblico entusiasta.

La stagione teatrale Nicola Vaccaj ritornerà con il suo ultimo appuntamento il giorno 26 marzo alle 21.15 al teatro Don Bosco con lo spettacolo “Parenti serpenti”.

IMG_1923 recensione

 

Gabriele Censi
Gabriele Censi
Esperto di video con la sua telecamera non si lascia sfuggire un servizio. Ama la natura e la vita nei campi e porta sempre i frutti della terra ai suoi inseparabili amici della Base. E’ il grande saggio e bisbiglia consigli e suggerimenti. “Guru” lo chiamano gli amici. Nessuno conosce la sua età.

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