Prendi un po’ di teatro, un po’ di pittura e un tocco di musica, mescola bene ed ecco qua la ricetta per una vera e propria “incursione nell’arte”. Come quella che hanno vissuto i bambini e le famiglie della scuola Mameli (dell’istituto comprensivo Mestica di Macerata). L’occasione: l’iniziativa nazionale del Miur “Nessun parli”, dedicata proprio alla musica e alle forme d’arte. Lo spettacolo è stato di natura non verbale e l’unico linguaggio utilizzato è stato quello del corpo attraverso la pantomima e la pittura, che annulla le distanze che si vengono a creare tra gli esseri umani a causa della diversità di lingua, perché utilizza un linguaggio universalmente comprensibile.
La scuola Mameli crede fortemente nella valenza dell’arte, soprattutto nei casi in cui i bambini non conoscono bene l’italiano o hanno difficoltà di apprendimento. Le forme artistiche, al contrario dei linguaggi codificati, sono più fruibili da tutti. Hanno collaborato con la scuola due artiste locali: Consuela Fratini, artista del Cfa Lab e Scilla Sticchi, attrice, regista, operatrice di teatro sociale che collabora da alcuni anni con la scuola.