Una collaborazione che si ripete, quella tra il liceo artistico “Cantalamessa” e l’ospedale di Macerata. Stavolta i ragazzi del laboratorio pittorico hanno realizzato un pannello decorativo al reparto di Dermatologia. La richiesta è partita dal reparto e gli studenti dopo aver ascoltato i desiderata della referente dell’ospedale, ed aver avuto più incontri a scuola, hanno progettato una serie di elementi naturali (fiori, farfalle, colibrì, libellule e coccinelle) su un cielo pastello, proponendo diverse soluzioni compositive e cromatiche per rendere la decorazione finale leggera, positiva, rasserenante per il fruitore. L’attività è stata inserita nel percorso didattico della classe 5^A dell’indirizzo di “Arti Figurative”. Guidati dalla prof.ssa Tiziana Tomassetti, docente di Laboratorio pittorico. La scuola ha più volte collaborato con l’ospedale, ad esempio con la decorazione del reparto di Radioterapia realizzata qualche anno fa insieme all’Amart e all’Asur, che ha visto gli alunni dell’istituto trasformare i bunker ed altri locali in dei veri e propri laboratori artistici.
Le fasi lavorative si sono poi svolte secondo quanto progettato. Dapprima sono stati eseguiti dei rilievi in ospedale, con misurazione e foto della parete. Poi gli allievi hanno realizzato diversi schizzi ideativi, compositivi e cromatici. Sulla base alla tecnica esecutiva scelta, sono stati individuati i materiali necessari per qualità e quantità. Scelta la composizione definitiva, si è passati all’ingrandimento delle immagini su un pannello di multistrato di m 1,80 x m 3,50. Gli studenti hanno infine realizzato la pittura acrilica dividendosi in piccoli gruppi per non ostacolare il lavoro e procedere in tempi brevi, alternando momenti pittorici a momenti di confronto con l’insegnante. I protagonisti sono stati Silvia Fazzini, Simone Marconi, Ambra Pellegrini, Natalia Piccinini, Federica Randazzo, Elena Ioana Rossini, Giorgia Simonetti e Elena Vecchietti. L’iniziativa ha rappresentato la possibilità di esprimere, fuori dall’ambiente scolastico, la loro creatività e le competenze tecniche acquisite a scuola, ma è anche stata una particolare occasione formativa, che ha ampliato i loro orizzonti e li ha fatti crescere umanamente e civilmente.