Articolo di Aurora Carancini, Federica Alesi e Leonardo Piergentili nel progetto di Alternanza scuola-lavoro
Si chiama “Escape from stars” la giovane band maceratese esordiente che ha iniziato il proprio percorso circa un anno fa e sta cercando di ritagliarsi uno spazio all’interno del mondo musicale. Il gruppo vanta sette pezzi inediti, quattro esibizioni live ed è composto da Pietro Santinelli, 23 anni, cantante, Geremia Pompei, 18 anni, chitarrista e corista, Maurizio Lattanzi, 23 anni, bassista e corista, Christian Lattanzi, 24 anni, batterista e Daniele Cipolletti, 18 anni, chitarrista.
Come vi siete conosciuti e com’è nata l’idea della band?
A rispondere è Pietro: “Il gruppo è nato nel 2012 da un’idea mia e di Christian, il batterista, che conosco da circa dieci anni. Inizialmente, suonavamo solo cover dei Blink 182, Green Day e canzoni di altre band pop punk. Poi, lo scorso anno abbiamo conosciuto gli altri a delle serate e abbiamo creato ufficialmente la band. Dopo il loro arrivo è cambiato il nostro stile e abbiamo delineato un nostro genere con brani post-hardcore e nu metal.“
Come avete scelto il nome per la band?
Pietro:“È partito tutto da me e Christian, “Escape from stars” ovvero “Fuggi dalle stelle”. Non ci sentiamo mai al di sopra della gente ma al di fuori, grazie alla nostra passione: la musica, con cui riusciamo a scappare dai problemi della quotidianità”.
Geremia: “Vediamo la musica come mezzo di evasione”.
Daniele: “Pensavamo fosse troppo lungo e non facile da ricordare. Però parlandone anche con altri amici e ragionando sul significato abbiamo deciso di optare per questo”.
Concludono scherzosamente: “Lo ammettiamo, ci siamo un po’ rassegnati al nome”.
Da cosa partite quando iniziate a scrivere un nuovo brano? Riuscite sempre ad essere in sintonia tra di voi?
Daniele: “Di solito a casa comincio a suonare la chitarra casualmente ed è proprio in quei momenti che magari mi escono dei riff interessanti, che poi perfeziono con Geremia. Della parte strumentale ci occupiamo noi due. Nell’accompagnamento cerchiamo di limitare la parte melodica per fare emergere quella ritmica, dove sappiamo che Christian può scatenarsi”.
Maurizio: “Loro sono i chitarristi più bravi che abbia mai conosciuto, ma purtroppo ostentano una perfezione quasi impossibile, classico dei chitarristi”.
Christian: “Infatti vogliono sempre strafare”.
Geremia: “Dopo aver abbozzato una base, la passiamo a Pietro che anche alle 5 di mattina nel furgone mentre si dirige a lavoro, riesce a scriverci sopra”.
Pietro: “Cerco sempre di diversificare le canzoni scegliendo ogni volta temi differenti. Dall’amore, alla guerra fino a temi più attuali come il terremoto. A volte sono racconti personali, a volte inventati”.
Quale tra le canzoni che avete composto ritenete che sia la più valida?
Pietro: “Oggettivamente Face Down, sia per il testo che per l’arrangiamento musicale. Parla di due amici, uno russo e uno tedesco, che prima della Seconda Guerra Mondiale si ritrovano sempre a giocare insieme. Ma a causa dello scoppio del conflitto sono obbligati a combattere l’uno contro l’altro, sui due fronti opposti. Il titolo “Face down” deriva dalla morte del soldato tedesco ucciso in battaglia dal suo amico”.
Riuscite a conciliare lavoro, scuola e musica? Quante volte a settimana provate?
Pietro: “Di solito proviamo mercoledì e sabato pomeriggio. Tra scuola, lavoro e prove non è facile trovare del tempo, però riusciamo sempre a far conciliare tutto, perché quei momenti sono una pausa, un’evasione dal resto. Quindi quando sappiamo che dobbiamo provare ci scolleghiamo da tutto e tutti e facciamo musica.”
Geremia: “Sempre se riusciamo ad ottenere l’approvazione di mia madre, che si è guadagnata il soprannome di Mamma Rock”.
Come vi siete sentiti alla vostra prima esibizione?
Pietro: “La nostra prima serata si è svolta al pub “Altrimenti ci arrabbiamo” davanti ai nostri amici e parenti che ci hanno fatto subito sentire a nostro agio. Ma l’esibizione che ci ha messo davvero alla prova è stata la festa del Primo Maggio ai Giardini Diaz, dove abbiamo retto il confronto con altri artisti di maggior esperienza rispetto alla nostra”.
Maurizio: ”Dopo la performance abbiamo acquisito consapevolezza dei nostri mezzi e siamo orgogliosi di quello che abbiamo dimostrato a tutti”.
Se aveste la possibilità di collaborare con un qualsiasi personaggio del panorama musicale mondiale, chi scegliereste e perché?
Daniele e Geremia: “Foo Fighters, dove il frontman è l’ex batterista dei Nirvana che noi ammiriamo tantissimo. Nei live, dall’energia che trasmette, si percepisce l’amore per la musica. Quindi se avessimo la possibilità, sceglieremmo loro per la passione che ci mettono ed il carisma”.
Christian: “I Korn, assolutamente”.
Pietro: “Un gruppo che non è molto conosciuto, i Finch, grazie a loro ho cominciato a studiare canto e perfezionare gli scream”.
Maurizio: “Metallica, perché hanno una grandissima importanza per me, anche se probabilmente non si assocerebbero bene con lo stile del gruppo. Infatti possiamo definire il nostro un genere a parte, poiché
abbiamo tendenze musicali diverse che influenzano il nostro modo di fare musica”.
Avete in mente qualcosa per il futuro?
Pietro: “Abbiamo in progetto un demo, che andremo a registrare verso metà giugno. Inoltre registreremo un video musicale da mettere su Youtube”.
Per ascoltare “Face Down”: https://soundcloud.com/escapefromstars
Link pagina Facebook: https://www.facebook.com/Escape-from-stars-1627590650839289/
