Barbara Marucci, mamma di due piccoli partecipanti al saggio di danza dell’associazione Progetto Danza, racconta la serata.
«La bella cornice dell’Auditorium Benedetto XIII°, sebbene diversa da quella cui eravamo abituati dello storico Teatro Filippo Marchetti di Camerino, ha ospitato l’edizione del saggio di danza classica e moderna a conclusione dell’anno 2016/2017, organizzato dall’associazione Progetto danza e presentato da Martina Misici Falzi. Bravissimi gli allievi e le loro insegnanti. Enorme l’impegno profuso da tutti i protagonisti per creare qualcosa di bello ed originale, un connubio spesso difficile da ottenere, in un momento in cui con estrema difficoltà stiamo cercando di risollevarci dalla tragedia che ci ha colpito. Questo il tema dello spettacolo “Home”!
Antoine de Saint-Exupéry, autore di una delle più belle favole per bambini “Il Piccolo Principe”, scriveva “Gli adulti da soli non capiscono niente ed è stancante per i bambini dover sempre spiegare tutto”. Ecco, durante lo spettacolo di quest’anno, gli allievi dell’associazione Progetto danza, dai più piccoli ai più grandi, in circa due ore di espressioni artistiche, belle e apprezzate da tutti, ci hanno voluto trasmettere questo insegnamento: che ci si può rialzare!
È stato emozionante vedere entrare in scena gli allievi più piccoli dei primi corsi che teneramente si muovevano cercando con lo sguardo le indicazioni della loro brava e paziente insegnante Francesca Cicconi; vedere i progressi dei ballerini dei corsi principianti e intermedio che, grazie ai sacrifici e all’impegno costante mostrati durante l’intero anno, hanno dato prova di capacità e disciplina, non disgiunte da entusiasmo e passione, sotto la guida della preparata e serena insegnante Amanda Trulio; assistere alla professionalità delle allieve più grandi, (dirette anche loro da A. Trulio), messa a servizio, quest’anno, di una scenografia anch’essa diversa, dando prova di una profonda bravura e capacità di interpretare ruoli e scene diverse; perché tutto, quest’anno, era diverso!
Da madre di due piccoli “ballerini”, anzi uno piccolissimo, da spettatrice e da camerte mi piaceva rendere una testimonianza del lavoro svolto da tutti, ma soprattutto dalle insegnanti F. Cicconi e A. Trulio che, sottoponendosi a forte impegno e tensione, hanno collaborato per la prima volta per creare e dare vita ad uno spettacolo che ha consentito il rispetto della tradizione di uno degli appuntamenti Camerti più attesi, nel segno di quella continuità che ci rassicura e ci aiuta ad andare avanti con l’ottimismo di sempre.
Significativa la presenza del Presidente Cus, Stefano Belardinelli, e dell’Assessore ai servizi sociali, definizione delle politiche del lavoro e dell’occupazione, Antonella Nalli, che hanno fatto sentire la vicinanza delle Istituzioni in una sede che niente aveva ed ha a che fare con carte bollate e riunioni politiche. Una partecipazione importante, che voleva essere di incoraggiamento e sostegno alle nuove generazioni che avranno il difficile compito di “puntellare” e “riparare” un tessuto economico e sociale duramente messo alla prova. Piccoli, ma eloquenti segnali per mantenere alta la speranza».