Olimpiadi di astronomia,
Emanuele va in finale:
“Sogno una passeggiata a gravità zero”

Olimpiadi di astronomia,
Emanuele va in finale:
“Sogno una passeggiata a gravità zero”

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CIVITANOVA – Lo studente dello scientifico “Da Vinci” racconta la sua passione per pianeti e galassie

 

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Le olimpiadi di astronomia a Macerata

 

Emanuele Nasini, 3c Liceo scientifico dell’Iis “Da Vinci” di Civitanova, racconta la sua nuova ed emozionante esperienza. 

«Frequento la terza liceo scientifico di Istruzione Superiore di Civitanova  e quest’anno ho voluto provare una nuova… sfida, cercando di destreggiarmi tra gravitazione universale, parsec, nane rosse e sonde spaziali.
Perché hai partecipato alle Olimpiadi di Astronomia e come ho fatto a raggiungere la finale?
«Premetto di essere un amante dell’astronomia: adoro sentire parlare di stelle, esopianeti, viaggi spaziali…sono argomenti che mi appassionano; così dopo aver letto la circolare passata in classe che invitava gli studenti interessati ad iscriversi alla fase di preselezione ho subito deciso di partecipare.
Questa prima fase consisteva in un test con delle domande a risposta multipla, non molto difficile, bastava soltanto avere studiato degli argomenti prefissati.
La seconda fase invece era decisamente più complessa: io e altri 20 alunni della scuola abbiamo dovuto svolgere 5 problemi riguardanti tempo, velocità, temperatura di una stella, gravitazione e osservazione con un telescopio del sistema Gioviano, tutto in 2 ore e 30.
Mi sono così qualificato per la finale a Cremona, tra il 4-6 aprile, insieme ad altri 40 ragazzi provenienti da tutta Italia.
Quando l’ho saputo sono stato (naturalmente) molto contento, sono infatti consapevole dell’importanza del risultato ottenuto e spero vivamente di proseguire questa esperienza anche dopo la finale: infatti i primi 10 formeranno la squadra italiana che parteciperà alle gare internazionali».

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Consiglieresti ad altri questo percorso?
«Tutti gli appassionati di questo settore dovrebbero secondo me mettersi alla prova partecipando a questa competizione, serve naturalmente qualche sacrificio perché si dovranno studiare argomenti che non vengono affrontati nelle lezioni scolastiche, ma con un po’ di impegno arriveranno sicuramente grandi soddisfazioni».

Cosa ti piace di più in ambito astronomico? Ti vedi come futuro astronomo?
«Mi piacciono tutti gli aspetti di questa materia, in particolare sono però affascinato dall’osservazione degli altri sistemi e delle galassie. La mia più grande aspirazione per il futuro sarebbe quella di farsi una bella passeggiata nello spazio a gravità zero, capisco che dovrò affrontare un percorso molto difficile, ma, come è stato appena dimostrato, nulla è impossibile se si hanno determinazione ed impegno per realizzare i propri progetti».



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