Una chitarra elettrica per la scuola,
il regalo di un benefattore anonimo

Una chitarra elettrica per la scuola,
il regalo di un benefattore anonimo

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SAN SEVERINO – Lo strumento musicale è stato donato all’istituto Tacchi Venturi per le lezioni di musica. A consegnarlo le mamme dell’associazione Pro Scuole Sicure che chiede la messa in sicurezza di tutti gli edifici scolastici

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La consegna della chitarra elettrica

Una chitarra elettrica per l’istituto comprensivo Tacchi Venturi di San Severino donata da un generoso maceratese che ha preferito restare anonimo. A consegnarla, nelle mani del dirigente scolastico Sandro Luciani sono state le mamme del Comitato Pro Scuole Sicure. Il maceratese ha voluto aiutare la scuola, che in questo momento sta subendo inevitabilmente i disagi legati al terremoto, chiedendo cosa potesse essere di aiuto nell’attività didattica. Le mamme hanno chiesto alla dirigenza, che ha segnalato la necessità di una chitarra elettrica per l’attività musicale. Marca e modello sono stati scelti dal docente di musica e poi acquistati dal generoso benefattore e consegnati dalle mamme di San Severino. Il preside Luciani ha voluto ringraziare tramite loro l’anonimo benefattore. Da lunedì il comitato Pro Scuole sicure di San Severino è in rete con tutti gli altri comitati spontanei “Pro Scuole sicure” del centro Italia. Si è costitutito il coordinamento nazionale, raggiungibile alla pagina facebook “Comitato scuole sicure Centro Italia“.

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Il dirigente scolastico Sandro Luciani con le mamme del comitato Pro scuole sicure

Affermano gli organizzatori: «Obiettivo comune è la sicurezza di tutte le scuole e ottenere quello che, per legge, doveva essere fatto già dal 2003, ossia la valutazione della vulnerabilità sismica degli edifici scolastici e il loro eventuale adeguamento sismico o eventuale ricostruzione». Il coordinamento fa riferimento anche al recente rischio di un nuovo terremoto, lanciato di recente tra le polemiche, dalla commissione grandi rischi: «Il Comitato Scuole Sicure Centro Italia, nasce perché questo controllo e questa messa a punto delle scuole diventi priorità assoluta, e che essa venga posta in essere immediatamente utilizzando tutti i canali amministrativi e politici – scrivono i componenti del coordinamento – l’unica arma che abbiamo contro il terremoto è la prevenzione, ma bisogna agire subito, non è più pensabile aspettare la costruzione di nuove scuole o il loro adeguamento. Non si può tollerare lo scarica barile all’italiana e tanto meno possiamo tollerare lo stare sempre in emergenza all’italiana. I nostri bambini e ragazzi, sono la nostra ricchezza, sono il futuro di questo paese, essi vanno tutelati, rassicurati e fatti diventare adulti. La nostra voce, non sarà zittita, fino a che le istituzioni non ci daranno risposte serie e concrete».



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