Bambini del Congo poverissimi
si commuovono con le foto del sisma
e fanno una colletta per l’Italia

Bambini del Congo poverissimi
si commuovono con le foto del sisma
e fanno una colletta per l’Italia

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FRATELLANZA – L’iniziativa è partita quando Don Ghislain ha mostrato le foto della devastazione, i congolesi hanno voluto manifestare la loro solidarietà. Raccolti 238 euro. Nel villaggio il reddito giornaliero è di circa un euro. La volontaria Jenny Peppucci: “Chi conosce la povertà che regna qui sa che è un gesto straordinario”

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Tre bambini di Kingoué salutano i fratelli italiani

I bambini del Congo aiutano i loro fratelli italiani colpiti dal terremoto. E’ una storia di solidarietà e fratellanza che tocca nel profondo del cuore quella che ci insegnano i bambini di Kingoué, in Congo. Bambini che provengono da famiglie poverissime, con un reddito famliare di circa un euro al giorno. Esistenze legate in gran parte dagli aiuti umanitari che portano loro giocattoli, cibo, vestiti ma anche dottori e volontari. I bambini di Kingoué non sono riusciti a contenere il dispiacere quando Don Ghislain, missinario che conosce bene l’Italia, ha mostrato loro le foto della devastazione di Amatrice, Visso, Arquata e di tutti quei comuni che sono stati distrutti dal terremoto.

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Un bambino mentre disegna con delle matite colorate

Per i piccoli l’Italia è il paese che invia loro tante cose di cui hanno bisogno, che permette loro di studiare e di sorridere. Un paese fratello insomma. Così in pochissimo tempo hanno deciso che era giunto il loro momento di racambiare e aiutare i fratelli in difficoltà. Hanno fatto leva sul sindaco e sul capovillaggio, sono andati in giro casa per casa, famiglia per famiglia a chiedere qualcosa da inviare ai loro amici che hanno perso tutto a causa della furia della natura.

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La volontaria Jenny Peppucci con degli aiuti umanitari arrivati dall’Italia

«Il loro obiettivo era manifestare la loro vicinanza agli italiani – spiega Jenny Peppucci, 27 enne che dal 2013 vive e presta il sua aiuto alla popolazione del Congo – Volevano stare vicini a chi soffre. Qui la solidarietà è una cosa molto importante, ognuno aiuta il prossimo come può». La raccolta è stata di 238 euro ma definirla simbolica è troppo poco. «La situazione qui è veramente dura – continua la volontaria – Anche donare pochi centesimi può essere un grande sforzo. Non c’è l’elettricità, non c’è acqua corrente, molte donne muoiono di parto, non ci sono ospedali per curarsi. Il livello di istruzione è molto basso e spesso in una classe ci sono anche 90 bambini perchè mancano gli insegnanti. Una pioggia abbondante può isolare un intero distretto per lungo tempo. Il gesto di questi bambini è stato straordinario, anche oltre l’immaginazione di chi, come me, li conosce da molto vicino».

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Babbo Natale in Congo

L’associazione di Peppucci, Casa del cuore amici del Congo, appena venuta al corrente delle intenzioni dei bimbi ha subito contattato un’altra associazione di sua fiducia, la Multisolidarietà che tra i vari progetti presta anche aiuto alle popolazioni colpite dal terremoto. «I soldi che abbiamo inviato – conclude Peppucci – sono serviti per finanziare il cenone di fine anno a Norcia in Umbria. Siamo felici che la cifra sia stata utilizzata in un’occasione di convivialità». Casa del cuore amici del Congo sta lavorando al progetto di creare un centro di accoglienza per bambini con scuola materna e centro di formazione. Inoltre provvede con donazioni di vestiti e iniziative legate all’alimentazione. Nel distretto di Kingoué che conta circa 15mila abitanti i bambini sono oltre 5mila. Per Pasqua organizzeranno un pranzo per tutte le famiglie e ad ogni bambino sarà regalato un gioco.

Chi desidera sostenere l’associazione con una donazione può farlo tramite il seguente conto corrente:

congo-4Ass.Casa del Cuore-Amici del Congo
Conto corrente postale N° 1010044418
IBAN: IT49I0760103200001010044418
(C.F: 91044580545)

Marco Ribechi
Scritto da

è l’esploratore della redazione. Ama la natura e gli animali, va in missione con il suo fido compagno Teo. La sua passione sono i viaggi avventurosi. Lui è “Rio”. Soffre il freddo tremendamente e aspetta tutto l’anno l’arrivo del sole e della bella stagione. Per rilassarsi strimpella un po’ la chitarra. Sportivo ha la passione per la bicicletta.



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