Quant’è dura e triste la vita del calzino “single”, abbandonato nel fondo di un cassetto, lontano dalla sua anima gemella, dimenticato da tutti i piedi, da tutti gli esseri viventi!
Con un po’ d’abilità, forbici, ago e filo… e con l’aiuto dell’arte giapponese del “nuigurumi” (letteralmente bambola di pezza) possiamo riciclare questi piccoli calzini vagabondi e creare dei pupazzi adorabili e sorprendenti.
L’ELEFANTE. L’artista giapponese Miyako Kanamori, una delle più grandi maestre di questa disciplina, offre in uno dei suoi affascinanti libri, “Socks andGloves” (calzini e guanti) 13 idee incredibili con questi capi: la pecora, la zebra, la scimmietta. Nonostante lo scoiattolo fatto con un guanto sia assolutamente geniale, a me piace particolarmente l’elefante.
IL KOALA. Quando è nata la mia prima figlia, immediatamente l’ho soprannominata Koala. Ho un debole per questi animali. Sarà per questo che l’idea del canale YouTube “Maqaroon” (pieno di lavoretti) mi è sembrata davvero meravigliosa.
IL SERPENTE. Ancor meglio che riutilizzare un solo calzino solitario, è far rinascere dalle sue ceneri un intero branco di orfanelli. Eccolo qua il serpente calzino, con i suoi occhi di bottone.
IL PUPAZZO DI NEVE. Perfetto per l’albero di Natale e cosi facile da realizzare quanto lo è stato per Elsa creare a Olaff. Calzini bianchi, bottoni, perline, un pezzo di stoffa per la sciarpa e riso per l’imbottitura (istruzioni in italiano, qua).
IL CONIGLIETTO. Non ci sono scuse per non farlo, perché per questo progetto non c’è bisogno di saper cucire. Handimania propone una mascotte da fare in due minuti che non si può non amare. Attente al trucco di usare il rotolo di nastro adesivo!
Si potrebbe dare un’occhiata anche alle scimmiette americane (giocattolo tradizionale degli Stati Uniti e Canada durante tutto il XIX secolo)… o sbirciare il libro di creature mostruose (che non fanno paura ma tenerezza) di John Murphy.
Infatti, ci sono così tante idee per riciclare i calzini che qualcuno ha coniato addirittura il termine “calzinologia” (Sockology).
Ti va d’inventare anche tu un burattino fatto con i calzini e far vedere a tutti la tua creazione?
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ANA BERMEJILLO SI PRESENTA: «Sono spagnola, adoro viaggiare e sono stata fortunata di conoscere dalle mangrovie del Senegal fino ai grattacieli di New York (città dove ho svolto la mia tesi dottorale).
Adoro la letteratura e il giornalismo e ho pubblicato vari libri. Prima di trasferirmi a Macerata, insegnavo a Madrid all’università di Scienze della Comunicazione. Ho una famiglia ultra-fantastica, sono sposata con un italiano molto attraente e sono mamma di due gemelli di tre anni e di una piccolina di uno».