Dieci a zero. Sarebbe bello che finisse così anche questa questa partita contro il “TerreMostro”. Come uno degli ultimi incontri prima delle cosse che hanno distrutto i paesi dove sono nati, ma non la voglia di dare un altro calcio d’inizio alla loro vita. Passa anche attraverso lo sport, la forza di ripartire per la gente del terremoto. Futbol 3 è la scuola calcio che, da quattro anni a questa parte, ha fatto fare squadra ai baby-calciatori di tre comuni devastati dal sisma: Pieve Torina, Pievebovigliana e Muccia. Un progetto che si avvale dell’esperienza dell’ex calciatore Claudio Pellegrini (attaccante con 182 presenze e 38 reti in serie A dove negli anni Ottanta ha vestito la maglia di Napoli, Fiorentina e Palermo) e di uno staff di giovani allenatori tra cui Emanuele Liberti e Filippo Ciuffetti, anche loro alle prese in prima persona con l’emergenza terremoto. Nelle strutture della costa che li ospitano hanno provato a mettere in piedi qualche partitella di calcetto: giusto per muoversi, fare gruppo e tentare di tirare un po’ fuori la testa dal black out in cui si sono ritrovati. Ma tra gli oltre 100 ragazzi, tutti tra gli 6 e i 16 anni, c’è tanta voglia di tornare a vestire presto la maglia arancione del loro team. Il campo di casa, a Pieve Torina, è vicino proprio allo spazio dove la Protezione Civile ha allestito la cucina da campo e la mensa per gli abitanti del posto rimasti in paese. L’impianto è ancora accessibile ma in questo momento, tra le mille problematiche degli sfollati, riorganizzarsi anche per gli allenamenti sarebbe molto complicato. Eppure i giovani e lo staff di Futbol 3 non ci stanno ad arrendersi e, attraverso la loro pagina Facebook, si fanno coraggio con una frase del cantante Luciano Ligabue: “Se non credi non speri, se non speri non ci provi e se non ci provi non cambierà mai niente”.
Un messaggio che sembra che non sembra essere sfuggito ai radar del mondo del calcio. Prontissima è arrivata la risposta del capitano Francesco Totti che ha mandato subito un video dedicato ai ragazzi di Pieve Torina e di tutte le zone terremotate. Dopo quello del mitico capitano giallorosso è stato un susseguirsi di saluti e incoraggiamenti da parte dei campionissimi di Roma e Lazio: Radja Nainggolan, Daniele De Rossi, Ciro Immobile, Marco Parolo e Danilo Cataldi. Una serie di incitamenti che sono andate oltre la storica rivalità tra giallorossi e biancazzurri e che, a ruota, ha visto unirsi al coro anche Luca Barbarossa che, tra l’altro, è il capocannoniere della Nazionale cantanti. Il cantautore romano, in particolare, è molto legato a Pieve Torina dove tenne uno dei primi concerti della sua carriera e che definisce questa località come “uno di quei posti dove si respira quell’aria della sincerità delle nostre radici e del nostro modo di essere”.
(a.g.)