domenica, Novembre 17, 2024

“Paura dal terremoto
ma felicità perchè tutti stanno bene”:
i racconti di Lucia e Alessandro

MACERATA - Le prime impressioni dopo le scosse di ieri sera. Un incubo che si ripete ma questa volta con un altro finale

Il disegno di Caterina G., 7 anni, scuola Salvo D'Acquisto
Il disegno di Caterina G., 7 anni, scuola Salvo D’Acquisto
Caterina G.
Caterina G. ha disegnato il terremoto

La lunga notte di ieri, durante la quale la terra ha tremato tante volte, ha lasciato di nuovo il segno. Le parole di Lucia T., 14 anni, iscritta al liceo linguistico Giacomo Leopardi di Macerata, e di Alessandro G. 11 anni, alunno della prima media della scuola Dante Alighieri, raccontano il punto di vista di una ragazza sul violento fenomeno naturale. La paura si è intrecciata con la felicità di aver appreso che, questa volta, per fortuna non ci sono state vittime.

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Lucia T.

 

di Lucia T.

Ieri sera ci sono state due scosse di terremoto molto forti. La prima per fortuna non l’ho sentita perché stavo giocando a tennis, ero in movimento, invece la seconda l’ho sentita distintamente e ho avuto molto paura. Quando l’ho sentita mi è venuta subito in mente quella del 24 agosto. Così sono uscita di casa perché non me la sentivo di rimanerci anche se abito in un palazzo abbastanza recente e quindi molto più sicuro di altri più vecchi. Nonostante ciò la paura non cessava di aumentare perché pensavo che da un momento all’altro ce ne potessero essere altre di intensità maggiore. Dopo un paio di ore sono tornata a casa e sono riuscita ad addormentarmi. La mattina seguente mi sono svegliata sul tardi perché non c’era la scuola, ho accesso subito la televisione per avere aggiornamenti sul terremoto e ho appreso che, per il momento, non c’erano delle vittime. Questo mi ha reso molto felice. Se ci fossero stati dei morti non l’avrei potuto accettare.

alessandro_gdi Alessandro G.

Ho 11 anni e una scossa così forte non l’ho mai vissuta. Stavo tranquillo sul divano quando ho visto l’oscillazione del lampadario che aumentava sempre di più, i muri oscillavano, mia sorella urlava e piangeva ed anch’io ho incominciato a piangere quando mi sono reso conto che il terremoto non voleva fermarsi.
Che sensazione! Siamo tutti impotenti di fronte a questi eventi.La natura è bella ma ci regala anche queste cose.
Il mio pensiero è andato a quei bambini morti la notte del 24 agosto e mi sono ancora di più spaventato. Volevo dormire in macchina ma poi mia madre mi ha rassicurato anche se nel suo sguardo c era tanta paura. Dopo tanto mi sono tranquillizzato forse perché è subentrata in me la stanchezza della giornata.

 

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