“Missione insegnante” è la nuova rubrica di Cronache Maceratesi Junior che dà voce a chi ogni giorno si impegna nella formazione del più prezioso capitale umano sul quale ogni società deve investire per poter ambire ad un futuro migliore.
Ad inaugurare la serie è David Fiacchini, docente del liceo scientifico di Civitanova David Fiacchini.
Se sei anche tu un insegnante e vuoi dare la tua testimonianza o riflettere su un tema che ti sta a cuore, scrivi a junior@cronachemaceratesi.it. Questo spazio è per te.
di David Fiacchini
Si riparte, la campanella suona e si torna in classe. Chi in situazioni di fortuna, chi nell’aula di sempre, chi con qualche giorno di ritardo… ma sempre con sorrisi e bronci a incorniciare il viso degli oltre 222.000 studenti marchigiani (di cui poco meno di 46 mila in provincia di Macerata) che sono “salutati” da una pattuglia di circa 17.000 insegnanti.
Nonostante i reiterati tentativi di affossare quel che ancora funziona nel sistema scolastico, nonostante i secolari problemi (strutturali e logistici, di organico, scarsa innovazione, insegnanti poco inclini alla formazione, competenze da migliorare, didattica stantìa, e tanti altri), tra volti nuovi, facce spaesate e amici “storici” si rientra con dubbi e malumori, ma anche con tanto entusiasmo per affrontare, raggiungere e risolvere – sia al di qua e che al di là della cattedra – nuove sfide, altri obiettivi e problematiche rimaste in sospeso.
Insegno nei licei “Leonardo Da Vinci” di Civitanova, dove convivono più di 1.400 alunni e circa 120 insegnanti (oltre al bravissimo personale amministrativo e ai disponibilissimi collaboratori scolastici): bene, da questo piccolo osservatorio privilegiato ho respirato, in queste due febbricitanti settimane di preparazione alle lezioni, tra collegi docenti, consigli di classe, riunioni dipartimentali, esami di riparazione, corsi pre-scuola, progetti Erasmus, bandi in scadenza, competenze trasversali, griglie di valutazione, miglioramento del PTOF, operai al lavoro per interventi di manutenzione, educational e workshop, un mix di sensazioni più che positive.
Avremo a che fare, come in tante altre scuole, con “classi-pollaio” di oltre 30 alunni in spazi che una volta erano più che sufficienti e che ora, anche grazie a certe “riforme”, non lo sono più; ma non importa, perché quando andrà a pieno regime questo treno in corsa che è la scuola, tra un fischio e uno sbuffo, da Arquata del Tronto a Borgo Pace, passando per tutte le belle cittadine marchigiane, non farà fermate intermedie per lamentele o scuse e, soprattutto, cercherà di non lasciare nessuno indietro.
I numeri (di alunni e docenti) riportati in questa nota sono desunti da: