di Paola Nicolini*
Oggi invece, sono certa che qualcuno di voi mi direbbe: “Sì, certo! Ho disegnato i personaggi e le scene dell’Otello, dopo che avevo sentito la storia raccontata e rappresentata da alcuni studenti e studentesse dell’Università”. Qualcun’altra risponderebbe: “A scuola abbiamo sentito dei brani musicali, li abbiamo ascoltati e interpretati con gli strumenti e con la voce”. Un altro ancora dichiarerebbe: “Siamo stati allo Sferisterio, siamo saliti sul palco. Lo so, questa estate saranno rappresentate l’Otello, la Norma e Il Trovatore”.
Infatti ci sono stati molti momenti e attività, a Macerata negli ultimi tempi, dedicate a bambine e bambini perché potessero avvicinarsi al mondo dell’opera lirica, gustandone le particolarità e giocando con le storie, con i personaggi, con le arie, con le rappresentazioni.
Quindi l’opera lirica nasce da una storia, che viene rappresentata come se si fosse al teatro, abbinando la musica e il canto, sia di voci singole che di cori. Proprio perché mette insieme più elementi, l’opera è in grado di attrarre l’attenzione anche dei più piccoli. Infatti a qualcuno possono piacere la narrazione e i personaggi, a qualcun altro i cori e le diverse voci dei cantanti, ad altri ancora lo spettacolo fatto di scenografie e di azioni che avvengono sul palco; c’è poi chi è appassionato di musica, magari perché suona uno strumento. E di strumenti, nell’opera lirica, ce ne sono proprio tanti, un’intera orchestra che accompagna in diversi momenti le voci soliste, il coro o l’azione dei protagonisti. Senza contare altri elementi di scena come la danza, i disegni di luce, i costumi che servono a contraddistinguere i diversi personaggi, inserendoli nelle epoche e nei luoghi in cui la narrazione ha luogo. Persino il trucco e parrucco svolge un ruolo nella lirica, perché nell’opera gli attori e i cantanti sono truccati per dar risalto alla loro presenza in scena e per sottolineare alcune loro caratteristiche che aiutano il pubblico a comprendere la storia oltre che a goderne la bellezza.
Per darti l’opportunità di conoscere e di apprezzare le opere liriche in programma in questo periodo allo Sferisterio, nei prossimi martedì potrai partecipare ai laboratori organizzati dall’Università di Macerata in collaborazione con il Macerata Opera Festival: nel cortile di Palazzo Buonaccorsi potrai ascoltare le storie dell’Otello, della Norma e de Il Trovatore, giocare a trovare i personaggi, disegnare sfondi e scenografie, comporre puzzle, inventare colonne sonore e molto altro ancora.
Fatti accompagnare e dalle 18 in poi potrai divenire protagonista di un fantastico viaggio alla scoperta dell’opera lirica!
*Paola Nicolini, psicologa dello sviluppo e dell’educazione, Università di Macerata