Si chiama Fortunella la tartaruga salvata ieri mattina da Alessandro e Thomas Marucci con l’indispensabile aiuto di papà Giuseppe.
La famigliola di Macerata ha noleggiato una barca per un giro nelle vicinanze del Monte Conero.
Arrivati a largo delle Due sorelle hanno notato il rettile che era rimasto incastrato ad un sacco e non riusciva a muoversi. A quel punto papà Giuseppe si è tuffato per cercare di liberarla ma la tartaruga impaurita non si è lasciata prendere. «Per tirarla sù – racconta – ho agganciato il sacco con un remo e sono riuscito a tirarla su». Poi il ritorno al porto per consegnare la tartaruga, bisognosa di cura, alle mani degli specialisti della protezione civile del porto turistico di Numana.
«Ci hanno detto – racconta la famigliola – che ne muoiono moltissime così. Si avvicinano ai sacchi o resti di reti che vedono in acqua in cerca di cibo, rimangono impigliate e muoiono dopo diversi giorni per la fatica». Per Fortunella invece il finale della storia è a lieto fine e potrà fare ancora molta strada. «La protezione civile ha detto che è una specie particolare e che dopo le prime cure verrà trasferita a Riccione deve le impianteranno un chip, per poi rilasciarla appena possibile rilasciata. Ci hanno anche raccontato che un esemplare curato tre anni fa è stata rilasciata a largo di Rimini si è diretta prima in Croazia poi ha fatto tutto il giro dello stivale passando la Sicilia e risalendo per Sardegna, Corsica e via verso la Spagna per poi andare verso l’oceano Atlantico e da lì verso l’America».
A dispetto della sua proverbiale lentezza, insomma, Fortunella, questo è il nome scelto per lei dai suoi salvatori, potrà arrivare molto lontano.