lunedì, Novembre 4, 2024

Brave, il pesce robot
guidato dagli algoritmi

Realizzato da un team di studenti e dottorandi dell'Università Politecnica delle Marche, ha vinto il premio Innovation Award. Tanti i possibili usi: dalla ricerca di relitti o oggetti dispersi in mare insieme ai sommozzatori dei vigili del fuoco alla ricostruzione in 3D di aree archeologiche sottomarine protette dell’Unesco

 

Si chiama Brave ed è un pesce robot progettato e costruito in soli 4 mesi da studenti e dottorandi dell’Università politecnica delle Marche, vincitori del premio “Innovation Award” a La Spezia. 
A cosa serve? Dalla ricerca di relitti o oggetti dispersi in mare insieme ai sommozzatori dei vigili del fuoco alla ricostruzione in 3D di aree archeologiche sottomarine protette dell’Unesco.
La competizione internazionale si è svolta la settimana scorsa al Cmre, il centro ricerche marine della Nato, una struttura militare dove non si studiamo armi, ma dove si fa ricerca tecnologica. Si tratta della Sauc-Europe (Student Autonomous Underwater Vehicle Challenge), ovvero una gara tra i principali laboratori di robotica mondiali. Si parla di robot marini che una volta messi in mare si muovono senza una guida esterna, guidati solo da algoritmi.

pesce robot (1)

Il pesce robot è stato completamente all’interno dei laboratori dei Dipartimenti Dii e Diism, si è fatto valere contro rivali a ben più alto budget delle altre Università, arrivando ad aggiudicarsi il prestigioso premio all’Innovazione.

“L’idea vincente – spiega Daniele Costa, il dottorando che ha guidato la realizzazione meccatronica del veicolo – è stata sfruttare i principi fisici alla base della meccanica del nuoto nei sistemi biologici, per ripensare in maniera nuova la propulsione robotica sottomarina. Il progetto si differenzia da quanto finora presentato dai gruppi di ricerca perché non si limita alla creazione di un pesce-robot o all’adozione di eliche per copiare il modello “siluro”, bensì crea un veicolo ibrido. Alcuni laboratori creano veri e propri pesci robot per essere il più mimetici e silenziosi possibile mentre altri impiegano le eliche stile “siluro” o “nave” per poter meglio manovrare ed andare più veloci. Noi abbiamo deciso di creare un modello ibrido che usi entrambe le modalità, la prima o la seconda propulsione, a seconda delle esigenze di missione, consumando meno le batterie che sono a bordo”.

pesce robot (2)
Il team che ha realizzato il pesce

Alla competizione nelle strutture del Centre for maritime research and experimentation (Cmre – Nato) di La Spezia hanno partecipato gli studenti Daniele Costa, Silvia Zingaretti, Luca Panebianco, Nicolò Ciuccoli, Andrea Bartolini, Daniele Mannocchi, Chiara Leonori, Enrico Maria Gabbanini, Giacomo Tagliatesta, Gino Carmine Ruggeri, Mattia Leonori , Guardiani Paolo, Marika Fanesi, Mauro Bottiglione, Sunil Polidori, Veronica Bartolucci.

Alla realizzazione del pesce robot hanno contribuito anche un paio di studenti Erasmus e ne sarà fatta anche una versione per le scuole medie ed elementari

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