«Eliminare il puzzo del compromesso morale e veder trionfare il fresco profumo di libertà». Era questo “II sogno di Paolo” che dà il titolo a un libro presentato ieri a Recanati. A raccontarlo è Salvatore, il fratello di Paolo Borsellino, magistrato eroe assassinato da cosa nostra assieme a cinque agenti della sua scorta. Borsellino è considerato uno dei personaggi più importanti e prestigiosi nella lotta contro la mafia in Italia, insieme al collega ed amico Giovanni Falcone.
C’è una sottile logica che lega il pericoloso fenomeno del “bullismo” alle più grandi strategie di azione utilizzate della mafia. Deridere un proprio coetaneo, farlo sentire un diverso, isolandolo con piccoli o grandi ricatti psicologici e non solo, non è poi così distante dalle dinamiche dei gruppi criminali. A sottolinearlo è stata Christina Pacella autrice de “Il sogno di Paolo” edito da Giaconi Editore che contiene proprio la prefazione di Salvatore Borsellino e parla in modo delicato di mafia e bullismo, di cui la scrittrice è stata vittima.
Nella giornata conclusiva della mostra del libro per ragazzi, Salvatore Borsellino ha parlato di suo fratello con momenti di emozione e commozione in due classi 5 elementari poi nell’Aula Magna del Comune dove ha incontrato giovani insegnanti e cittadini.
In moltissimi hanno partecipato all’iniziativa anche per assistere alle appassionate parole di Salvatore che ha esortato tutti i presenti ad essere cittadini attivi contro ogni forma di sopruso. Toccante il momento in cui il fratello del magistrato ha letto una piccola frase composta da 4 ragazzi ed ha parlato di “amore” e del sogno di Paolo, quello di veder trionfare la giustizia e la libertà
IL LIBRO – Un romanzo rivolto ai più giovani per infondere nei loro animi un sentimento di solidarietà verso amici o compagni di classe che sono più deboli. Solo la condivisione e il dialogo possono essere lo strumento per combattere le manifestazioni, spesso sottovalutate, del cosiddetto “bullismo”. Ispirandosi al coraggio di Paolo Borsellino, il libro è un invito a non avere paura di vivere in nome della giustizia e della verità.
Paolina rivive al presente un episodio che ha segnato la storia d’Italia dagli anni Novanta a oggi. Presa sotto braccio da Paolo Borsellino in persona, la tredicenne assiste a episodi di violenza che trovano un parallelismo nella sua realtà di adolescente, in particolar modo nel suo ambiente scolastico. Le ingiustizie commesse dagli adulti si equivalgono a quelle, forse meno consapevoli, che nascono tra i più giovani. Colpita dalle testimonianze che i personaggi le rivelano nel corso del romanzo, Paolina promette a se stessa di vincere le proprie paure e di schierarsi dalla parte dei compagni più fragili.
Salvatore e Christina, due personaggi indispensabili all’umanità!!