I bambini si scatenano con il saltarello. Il gruppo folkloristico “Li Pistacoppi”, oltre al gruppo dei grandi, ha anche un gruppo di più giovani che si cimentano in vari balli popolari, tra cui quello del saltarello. Il saltarello è il tipico ballo del territorio marchigiano. Una danza che il poeta Giovanni Ginobili definiva “quasi improvvisata”, ovvero ballata in modo spontaneo, non incantenata a schemi ben precisi, ma lasciata alla bravura di chi esegue i passi al suono di strumenti immancabili come l’organetto, il cembalo, la sgrasciola e le castagnette.
Il saltarello veniva ballato generalmente all’esterno delle case di campagna e ogni occasione era buona per iniziare la danza, sopratutto dopo una giornata di duro lavoro nei campi, dopo la mietitura o in occasione della spannocchiatura, della vendemmia e della semina. Magari durante il giorno si lavorava a stretto contatto nei campi e si aveva l’occasione di incrociare sguardi con qualcuno di interessante e poi la sera, con l’occasione del saltarello, si riusciva a ballare proprio con quel ragazzo o con quella gentile donzella. I passi e le figure coreografiche principali del saltarello sono “la comune”, “lu spuntapie’” o scarpetta”, “lu filottu”, “la staccia”, “la cacciarella”, quest’ultima figura permetteva ai ballerini di riprendersi il partner scelto.
Le prove dei bimbi de “Li Pistacoppi” si svolgono il lunedi dalle 20,30 alle 21,30. Tutti possono partecipare nella sede in via Montale 11 a Macerata, o chiamando il numero 338 26 43 860.