giovedì, Dicembre 5, 2024

Con la lavagna luminosa
si sale sul “Circo delle nuvole”

TEATRO - L'illustratore Jak Tessaro presenterà il 17 aprile a Jesi il suo spettacolo che concluderà la 32esima stagione teatrale per ragazzi. Alla mattina anche un laboratorio dal titolo "Due occhi, un naso e una bocca"

gek tessaro lavagna luminosa
Gek Tessaro mentre lavora alla lavagna luminosa

Giochi d’acqua, colori e una lavagna luminosa per raccontare le storie dei bambini. E’ lo spettacolo di Gek Tessaro, premio Andersen nel 2010 e nel 2012 per l’illustrazione e premio nazionale “Nati per Leggere” nel 2011. L’autore andrà in scena il 17 aprile alle 17 al Teatro Moriconi di Jesi per l’appuntamento conclusivo della 32° Stagione Teatro Ragazzi. In occasione della “festa del libro per ragazzi” Tessaro si cimenterà in un doppio evento. Dalle 10 alle 13 il laboratorio “Due occhi, un naso e una bocca” mentre alle 17 lo spettacolo “Il circo delle nuvole”.

gek tessaro il circo delle nuvole
Il circo delle nuvole

Un raffinato disegno animato che, sfruttando le impensabili doti della lavagna luminosa, con una tecnica originalissima fatta di giochi di acqua, di colori, di pieni e di vuoti, incanta il pubblico dando vita a narrazioni tratte dai suoi testi. Lo spettacolo “Il circo delle nuvole” è la storia del signor Giuliano che è convinto che i soldi e il possesso danno la felicità. Quando tutto è già suo, altro non gli rimane che comprarsi il cielo. E in cielo, sopra le nuvole, trova un circo molto speciale fatto di personaggi bizzarri e poetici. Giuliano diventa il padrone del circo ed è anche l’unico ad assistere allo spettacolo che sta per cominciare sulla pista. Lo stesso che i bambini potranno osservare dal vivo seduti a teatro. Ma il signor Giuliano governa qualcosa che è fatto di nuvole, di niente, della materia dei sogni e alla fine si dovrà rassegnare: non tutto al mondo si può comperare. Con Il circo delle nuvole, Gek Tessaro ci accompagna dentro il tendone di un circo molto particolare, fatto di nuvole, di vapore, insomma di quel niente che è la materia dei sogni. Ci invita ancora una volta ad osservare la bellezza delle piccole cose che ci circondano e che sono le uniche in grado di renderci felici.

 

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