Cinque grandi alberi protetti sono stati tagliati nel Comune di Appignano, in via Bramante. Erano delle querce appartenenti alla famiglia delle Roverelle, abbattute con una motosega. La quercia è l’albero più grande che si trova in Italia e può sopravvivere per moltissimi anni. Le cinque querce tagliate avevano come minimo 100 anni ognuna, per questo si chiamano anche alberi secolari. Tante persone si sono arrabbiate dopo aver visto quei grandi tronchi morti a terra e hanno chiesto spiegazioni al sindaco di Appignano Osvaldo Messi. Infatti tutti sanno che tagliare degli alberi protetti e antichi è vietatissimo. Il sindaco ha promesso: «Pianteremo oltre tre ettari e mezzo di alberi protetti».
Il primo cittadino ha anche svelato il mistero: le querce sono state tagliate per fare spazio ad un’azienda che produce arredamento e che ha chiesto di ampliare il suo stabilimento proprio nell’area in cui si trovavano gli alberi.
Gli alberi sono un bene prezioso per il nostro pianeta, infatti ci danno l’ossigeno che è necessario per la vita. Per protestare contro il taglio delle piante degli artisti ambientalisti hanno lasciato una frase di ricordo su tronco delle piante, una frase che vuole denunciare la poca cura che l’uomo ha della natura.