Come si prelevano le impronte digitali, come si analizza la scena di un crimine ma anche come utilizzare in modo corretto i social network. E’ stato possibile vedere molto da vicino gli strumenti della Polizia questa mattina a Macerata davanti allo Sferisterio dove ha fatto tappa il truck della Polizia per la campagna itinerante Una vita da social.
Promossa dalla Polizia di Stato e dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, nell’ambito del progetto “Generazioni Connesse”, si tratta della più importante campagna itinerante di educazione digitale, volta a sensibilizzare i ragazzi e le ragazze all’uso responsabile e consapevole di internet.
Nell’ambito dell’iniziativa, la Polizia Postale di Macerata ha incontrato gli alunni e le alunne dell’Istituto Convitto nazionale G. Leopardi, dell’Istituto comprensivo E. Fermi, e Istituto Mestica tutte di Macerata.
L’obiettivo della campagna: fare in modo che il dilagante fenomeno del cyberbullismo e di tutte le varie forme di prevaricazione connesse ad un uso distorto delle tecnologie non faccia più vittime.
L’obiettivo dell’iniziativa, infatti, è quello di prevenire episodi di violenza, vessazione, diffamazione, molestie online, attraverso un’opera di responsabilizzazione in merito all’uso della “parola”.
Il progetto, sempre al passo con i tempi grazie alla sua versatilità, continua ad essere particolarmente efficace nella trattazione delle tematiche più attuali e di maggiore interesse per i ragazzi e le ragazze: la sicurezza online, abbinata all’uso consapevole degli strumenti che la rete offre; la prevenzione dei fenomeni legati ai Social Network, fra cui il Cyberbullismo.
Oltre alla presenza del truck, sono stati allestiti anche stand illustrativi a cura del Gabinetto provinciale della Polizia Scientifica, della Sezione operativa per la sicurezza cibernetica di Macerata e della Sezione Polizia Stradale di Macerata che hanno suscitato grande interesse da parte dei giovani studenti e degli insegnanti.