di Leonardo Luchetti
A soli 15 anni, Bréda Taylor-Herbert, in arte Bréda, è già un simbolo di forza, resilienza e talento. Cresciuta a Colmurano, la giovane cantante ha saputo trasformare le sue esperienze di dolore in un’arma vincente: la musica. Ora, dopo aver superato brillantemente le Live Audition del Tour Music Fest – il più grande contest musicale d’Europa – Bréda si prepara a rappresentare l’Italia nelle finali nazionali della categoria Junior Singer a San Marino.
La sua storia è quella di una ragazza che ha affrontato anni difficili, segnati dall’esclusione nell’ambiente scolastico e dalla depressione. Cresciuta in un ambiente bilingue, Bréda ha avuto difficoltà nella comunicazione che l’ha portata alla mancanza di amicizie. A quei momenti bui, Bréda ha risposto con una passione che le ha cambiato la vita: il canto.
«Quando canto, qualcosa dentro di me cambia. È come se finalmente riuscissi a liberarmi da tutte le preoccupazioni e i dubbi che avevo. Non penso a cosa dicono gli altri o a come mi giudicano. Cantare è diventato uno spazio dove posso esprimermi senza paura» racconta Bréda con emozione.
Quest’anno ha collezionato una serie di vittorie in competizioni musicali, dimostrando un talento e una determinazione straordinari tanto che la commissione artistica del Tour Music Fest, composta da esperti di fama internazionale come Beppe Vessicchio e Kara DioGuardi, è rimasta colpita dalla sua capacità di comunicare emozioni autentiche attraverso la musica.
Il prossimo appuntamento per Bréda sarà il 28 novembre, al teatro Titano di San Marino, dove si esibirà nella finale nazionale della categoria Junior Singer. Il suo obiettivo? Conquistare un posto nella finalissima europea del 1° dicembre all’Auditorium Little Tony, dove potrebbe concorrere per premi prestigiosi, tra cui una borsa di studio al Berklee College of Music di Boston e la produzione di un singolo.
«Grazie alla musica, ho trovato il coraggio che non sapevo di avere. È la mia forza, un modo per sentirmi libera dalla realtà e andare nel mio piccolo mondo».