È Gaia Tosti la vincitrice del concorso letterario promosso dalla casa editrice indipendente “Historica edizioni” in collaborazione con il sito Cultora. La brillante studentessa, che frequenta il secondo anno del liceo linguistico “G. Leopardi” di Macerata, è stata premiata ieri a Falconara Marittima, con la pubblicazione del suo racconto “La cerchia del tutto e del niente” all’interno della raccolta “Racconti marchigiani – edizione 2022”, edita da Historica.
Il volume è attualmente in vendita nelle librerie marchigiane (con distribuzione Libro.co), sul sito della casa editrice, nelle principali fiere della piccola e media editoria e sui principali book-stores online.
La giovane autrice ha risposto a delle domande rivoltele dal liceo e dagli organizzatori del concorso letterario:
Qual è il tuo rapporto con la lettura e la scrittura?
«Mi è piaciuto leggere sin da piccola ma la passione vera è emersa durante il secondo anno della scuola secondaria di primo grado, quando la pandemia ci ha costretti a casa, concedendoci però tempo libero da dedicare a nuovi interessi. Leggere per me rappresenta un modo per viaggiare in realtà altre, lontane dalla quotidianità e di cui posso sentirmi partecipe. Esiste un mondo infinito, che va ben oltre quello visibile di ogni giorno. Scrivere, poi – racconta Gaia – mi aiuta ad esprimere meglio quello che sento: via da ogni imbarazzo o timidezza, il contatto col foglio di carta mi permette di lavorare sui miei pensieri, tornare sui miei passi se necessario ed essere me stessa».
Da cosa hai tratto ispirazione per scrivere il tuo racconto?
«Sicuramente mi ha dato vari spunti il film del 1989 “Dead Poets Society” (conosciuto in Italia con il titolo “L’attimo fuggente”), diretto da Weir e con un indimenticabile Robin Williams nel ruolo di protagonista. Tuttavia, quel che maggiormente mi ha spinto a scrivere “La cerchia del tutto e del niente” è stato il desiderio di dar voce a tutte quelle persone isolate dalla società o che pensano di non meritare amore. È, in sintesi, un messaggio di speranza e di appartenenza: nessuno dovrebbe sentirsi solo o nascondersi perché considerato “diverso”. Siamo tutti legati da una “social catena”, per dirla con Leopardi».
Come ci si sente a vedere un proprio racconto pubblicato ad una così giovane età?
«A tratti – continua la studentessa – mi procura spavento ed un senso di vertigine, quasi fossi arrivata troppo in alto rispetto alle aspettative. Provo però anche un immenso piacere e mi sento onorata di tale riconoscimento».
Quali sogni nutri per il futuro?
«Il mio obiettivo principale è riuscire a trovare un lavoro che mi faccia sentire bene, che nonostante gli alti e bassi della vita mi faccia apprezzare ogni nuovo giorno come un dono. E se questo potesse coinvolgere anche il mondo della scrittura, sarebbe davvero il massimo».
Scusate ma per questo concorso non c’è stato un vincitore.
C’è stato un bando per partecipare e chi è stato selezionato ha potuto vedersi pubblicato il proprio racconto.
Quindi sono a ” pari merito ” diciamo così tutti gli autori del libro.
Mi sembra una precisazione dovuta.