sabato, Luglio 27, 2024

L’ex questore Pignataro
intervistato dagli studenti:
«Bisogna convivere con la paura»

MACERATA - Accolto dalla dirigente scolastica Roberta Ciampechini, ha incontrato gli studenti e le studentesse delle classi 3C e 4E nell’ambito del progetto "Educazione alla legalità e contrasto alle associazioni mafiose"

piganataro_scientifico-1-1024x771Mafia e spaccio di stupefacenti, Sono i temi sui quali studenti e studentesse del liceo scientifico Galilei di Macerata hanno intervistato Antonio Pignataro, ex questore di Macerata e ora consulente della Presidenza del Consiglio dei ministri nel Dipartimento per le politiche antidroga. In particolare gli studenti si sono concentrati sulla sua esperienza professionale a Palermo e riflettendo sulla lotta allo spaccio di droghe.
Mercoledì Pignataro, accolto dalla dirigente scolastica Roberta Ciampechini, ha incontrato gli studenti e le studentesse delle classi 3C e 4E nell’ambito del progetto “Educazione alla legalità e contrasto alle associazioni mafiose”.

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L’ex questore Antonio PIgnataro e la dirigente scolastica Roberta Ciampechini

L’ex questore di Macerata ha ripercorso i primi anni della sua carriera, trascorsi a Palermo tra il 1979 e il 1988, al fianco di personalità di rilievo nella lotta alla mafia, quali Antonio “Ninni” Cassarà o Calogero Zucchetto. «Vivo è il loro ricordo dentro di me – ha detto l’ex questore – e per questo ho voluto intitolare loro alcune strade nel Maceratese. Il loro sacrificio, in nome della libertà e della legalità, deve essere un esempio. Noi dobbiamo apprezzare questa libertà concessaci e non indietreggiare mai».
piganataro_scientifico-2-1024x768A ragazzi e ragazze che gli chiedevano se e in quali circostanze avesse temuto per la propria vita, l’ex questore ha ricordato le parole del magistrato Falcone: «L’importante non è stabilire se uno ha paura o meno, è saper convivere con la propria paura e non farsi condizionare dalla stessa». Venendo poi al suo incarico di questore a Macerata, Pignataro ha riassunto così il suo operato: «Quando sono arrivato, ho trovato una città in difficoltà. Il contesto sociale aveva perso fiducia nelle istituzioni. Abbiamo trovato tutti i responsabili dell’omicidio di Pamela e abbiamo eliminato le piazze di spaccio, riconquistando quella fiducia che deve sempre esistere fra Stato e cittadino». In qualità di consulente per le politiche antidroga, ha, inoltre, sensibilizzato gli studenti sugli effetti fisici, psicologici e sociali del consumo e dell’abuso di stupefacenti. A conclusione dell’intervista, ha lanciato un forte messaggio: «Chi cade nel tunnel della droga, cade nella disperazione. Questa non è ideologia». Coadiuvati dalla dirigente scolastica, gli studenti si sono confrontati con grande interesse con il dottor Pignataro, che ha fatto loro dono di una medaglia a ricordo dell’evento.

Alessandra Pierini
Alessandra Pierini
mamma di Riccardo ed Angelo e esperta di parole. La sua penna è una bacchetta magica, per questo il suo soprannome è “Stilo”. Trasforma l’attualità di Macerata e provincia in articoli e racconti avvincenti.

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1 COMMENT

  1. Il Questore Pignataro rimane impresso nel nostro ricordo con la stima di sempre. Giustamente si deve convivere con la paura. Però bisogna organizzarsi in gruppo per fronteggiarla e di conseguenza fronteggiare il crimine. Speriamo che il nostro Questore possa continuare ad operare liberamente come ha fatto a Macerata. Però il “bene” che ha sparso rimane e non si perde… L’esempio è importante e ci dà forza.

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